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A Cava de’ Tirreni continuano gli incontri del CoBeCo con le forze politiche e consiliari Provincia Provincia e Regione 

A Cava de’ Tirreni continuano gli incontri del CoBeCo con le forze politiche e consiliari

, che, a causa delle
vendite, sono privati della possibilità di una gestione proficua e condivisa dei beni comuni.
Il CoBeCo ha incontrato il 1° febbraio il movimento politicIl CoBeCo continua l’azione di confronto con le formazioni politiche locali per illustrare le

motivazioni del NO alla vendita indiscriminata del patrimonio pubblico dei cavesio La Fratellanza, erano presenti i consiglieri
comunali Luigi Petrone e Pasquale Salsano e il responsabile del dipartimento politico finanziario del
movimento, Massimo Buchicchio.
Luigi Petrone ha esposto la posizione del movimento che è assolutamente contrario alla vendita del
patrimonio comunale, in particolare di quello di valore come Palazzo Buongiorno e il Velodromo. Ha
ribadito il significato storico di Palazzo Buongiorno che è stata sede del Consiglio Comunale e di
come il Velodromo potrebbe svolgere un ruolo nel sostegno all’attività sportiva per i cavesi, in
particolare per quelli economicamente svantaggiati, se potessero usufruire di un’area attrezzata
pubblica e facilmente accessibile. Ha rivendicato la battaglia contro la chiusura di Casa Serena che
è stata cancellata dall’elenco dei beni da vendere. Il consigliere Salsano ha esposto la contrarietà
del movimento anche alla vendita della scuola della Badia, che potrebbe diventare una struttura a
supporto delle attività turistiche della frazione. Buchicchio ha poi ricordato che da tempo, in
occasione del voto in Consiglio Comunale sul Piano di Riequilibrio, si era espresso sulla situazione
economica dell’ente. Che condivide quanto evidenziato dal CoBeCo nel convegno del 25 novembre
2023, dove alcuni tecnici esperti del settore hanno messo in evidenza che il bilancio non mostrava
aspetti particolarmente negativi, così come si evince da alcune eccezioni sollevate di recente proprio
dalla Corte dei Conti.
Il CoBeCo ha poi incontrato il 22 febbraio il Partito Socialista, in particolare il segretario cittadino
Antonio Pisapia, Enrico Alfano e l’assessora Antonella Garofalo. Pisapia ha detto di condividere la
valutazione critica sulla scelta di vendere Palazzo Buongiorno, ma ha evidenziato che, in presenza di
un piano di rientro, è obbligatorio per l’Ente mettere in vendita i beni immobili, ma bisognerebbe
evitare di vendere i gioielli di famiglia. Maria Di Serio per il CoBeCo ha osservato che più voci
autorevoli affermano che la situazione debitoria dell’Ente non è così drammatica come si vorrebbe
far credere, ed ha evidenziato che ormai da tempo è stato approvato un Regolamento sui beni
comuni completamente disatteso.
E’ intervenuta anche l’assessora Garofalo, delegata al bilancio, affermando che la situazione non è
di facile lettura, e che nonostante la stessa Corte dei Conti ridimensioni il debito, non sarà facile
rientrare in equilibrio finanziario.
Il segretario Pisapia ha espresso l’auspicio che comunque, al di là delle differenti posizioni, si possa
aprire un percorso di confronto.
Il CoBeCo ha ribadito che rimane sempre disponibile al confronto, ma andrà avanti, nella propria
battaglia che sta evidenziando uno scollamento, che rischia di allargarsi, tra le istanze dei cittadini e
le decisioni degli amministratori, in un vuoto di riflessione politica adeguata al tema.
Il confronto con le forze politiche, culturali e sociali della città continua.

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