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A Cava de’ Tirreni boom del gioco d’azzardo: 570 richieste d’aiuto Provincia e Regione 

A Cava de’ Tirreni boom del gioco d’azzardo: 570 richieste d’aiuto

Aumenta il numero dei giocatori d’azzardo, crescono le famiglie distrutte da liti scatenate da imprevedibili difficoltà economiche legate alle scommesse seriali e le istituzioni cittadine lavorano sul doppio fronte della prevenzione e della cura. Nasce anche un’associazione, la Aidd, per assistere le persone dipendenti da droghe, alcol, dal gioco d’azzardo e i loro familiari, attraverso l’apertura al pubblico di uno sportello, in piena collaborazione con le strutture pubbliche esistenti sul territorio nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale. I dati sono sempre più preoccupanti: il report a cura del Dipartimento Dipendenze dell’Asl di Salerno stima che a Cava de’ Tirreni sarebbero circa 570 i soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo. Giocatori compulsivi che con l’avvento di internet si ritrovano a fare i conti con nuove tentazioni e nuove uscite economiche. Lo studio ha riguardato pazienti d’età compresa tra i 18 e gli 80 anni.

Ai numeri dell’Asl si affianca poi l’indagine condotta dal dottor Giovanni Truono (psicologo e psicoterapeuta) e dal dottor Adriano Palumbo (assistente sociale) dell’ambulatorio specialistico di prevenzione, diagnosi e cura del disturbo da gioco d’azzardo di Cava de’ Tirreni su un campione di circa 200 pazienti per delineare l’identikit del paziente affetto da disturbo da gioco d’azzardo. Quel che è emerso dalla ricerca è che il giocatore d’azzardo cavese è prevalentemente un uomo sui quarant’anni, sposato e con figli a carico con un investimento a perdere annuo di circa 50 mila euro a giocatore. Da qui alle difficoltà economiche e alla condizione debitoria della maggior parte dei casi. Si tratta poi di persone che insieme alla dipendenza dal gioco d’azzardo hanno sviluppato anche quella da tabacco e, nei casi più patologici, anche la dipendenza da psicofarmaci, antidepressivi e ansiolitici. L’ambulatorio specialistico cavese ha intensificato la propria attività con un servizio di consulenza gratuito. Contestualmente è state presentata proprio ieri a Palazzo di Città, dal presidente Rossano De Angelis e dalla dottoressa Patrizia Amato , l’associazione italiana delle dipendenze. «Abbiamo aperto uno sportello che sarà operativo dalla prossima settimana – ha spiegato il presidente De Angelis a La Città – . La dipendenza non è solo quella dalle droghe, c’è anche quella dall’alcool e dal gioco d’azzardo appunto e spesso c’è difficoltà a risolvere queste problematiche perché non si ha il coraggio di farsi ascoltare. Il nostro sportello si prefigge proprio questo obiettivo in un’ottica di prevenzione e riduzione di un fenomeno sempre più preoccupante».

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