CORONAVIRUS. LA SITUAZIONE NEL MONDO
Secondo l’Agenzia France-Presse, la pandemia ha ucciso almeno 204.696 persone in tutto il mondo, dal primo focolaio a dicembre in Cina ad oggi; il totale dei casi diagnosticati si sta avviando ai 3milioni, coinvolgendo 193 Paesi. Gli Stati Uniti sono il paese più colpito: secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University, sono 54.841 in totale i morti, in calo nelle ultime 24 ore, che hanno registrato solo 1.330 decessi, e 965.933 le infezioni confermate. Il secondo paese più colpito per numero di morti è l’Italia, dove ad oggi i decessi sono stati 26.644 su 197.675 casi di contagio; la Spagna ha registrato 23.190 morti e 226.629 contagi, la Francia 162.220 casi che hanno portato a 22.856 decessi. La Gran Bretagna ha registrato 154.037 casi di contagio, fra cui anche il premier Johnson, che è ritornato oggi al lavoro dopo le settimane di malattia, e 20732 morti, anche se le statistiche britanniche non includono le case di riposo in cui sono morte diverse migliaia di anziani. Intanto, nelle ultime 24 ore la Russia ha superato la Cina per numero di contagi, raggiungendo un totale di 87.147 casi; secondo quando dichiarato dal portavoce del Cremlino, il picco dell’epidemia nel paese dovrebbe essere raggiunto a metà maggio, e a giugno la situazione sarà migliore. In Cina, da dove è partito tutto, si registrano sempre meno nuovi contagi, il cui totale, ricordiamo, è 83.912: nelle ultime 24 ore i casi sono stati 3, di cui 1 in arrivo dall’estero; il Paese, che sembra aver superato la crisi, allenta sempre di più le misure di lockdown e da oggi sono state riaperte anche le scuole a Pechino e Shangai. Il premier neozelandese, Jacinda Arden, dopo aver registrato un solo caso di contagio ieri, ha dichiarato vittoria contro il coronavirus dopo cinque settimane di restrizioni, 1.500 casi e 19 decessi.