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Inchiesta a Camerota, la Cassazione mette in libertà l’ex sindaco Antonio Romano Cronaca Provincia e Regione 

Inchiesta a Camerota, la Cassazione mette in libertà l’ex sindaco Antonio Romano

Antonio Romano torna libero. I giudici della Corte di Cassazione hanno accolto l’istanzapresentata dai legali dell’ex sindaco di Camerota, finito prima in carcere e poi agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Kamaraton aperta dalla Procura di Vallo della Lucania. L’inchiesta fonda le sue radici sulle indagini condotte dai carabinieri di Sapri che portarono all’arresto di dodici persone. Nel mirino una presunta associazione per delinquere, compostata da ex membri della Giunta e del Consiglio comunale, che dal 2012 al 2017, avrebbe messo in atto episodi di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, falso in atto pubblico, appalti truccati e distrazione di denaro. Tutto è partito da un accertamento relativo ad una vicenda appropriativa da parte di funzionari pubblici del Comune di Camerota, dei proventi della Tosap. Grazie agli accertamenti e alle intercettazioni, sarebbe emerso un “collaudato sistema criminale” basato su logiche affaristiche e clientelari, finalizzato alla spartizione illecita degli appalti a favore di imprenditori amici. Le gare d’appalto comunali – secondo la Procura vallese – venivano sistematicamente assegnate a società riferibili agli stessi amministratori o comunque a soggetti vicini.

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