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Contrasto ai combattimenti tra cani, Bilotti (M5s): “Non basta indignarsi, serve azione concreta” Attualità 

Contrasto ai combattimenti tra cani, Bilotti (M5s): “Non basta indignarsi, serve azione concreta”

 «Ci sono battaglie che non si combattono con le armi, ma con la coscienza. E questa è una di quelle». Parole con cui la senatrice del Movimento 5 Stelle Anna Bilotti ha aperto, ieri in Senato, la conferenza stampa di presentazione di due articoli scientifici pubblicati sulla rivista “Sicurezza e Giustizia” sul contrasto ai combattimenti tra cani e frutto del progetto “Io non combatto”. «Chi costringe un cane a combattere non è solo un criminale, ma è un nemico della nostra umanità», ha sottolineato la parlamentare salernitana, definendo questo fenomeno «non una devianza marginale, ma un tassello oscuro della criminalità organizzata, che lacera la società e misura il nostro livello di indifferenza». Nel corso dell’incontro, la senatrice ha evidenziato come, in Italia, manchi un approccio sistemico alla prevenzione e al contrasto del fenomeno: «Mancano fondi, formazione, strutture adeguate. Manca, troppo spesso, la volontà politica di fare davvero la differenza». «Il progetto “Io non combatto” è promosso – ha spiegato Bilotti – dalle associazioni “Humane World for Animals” e “Fondazione Cave Canem Ets” e interviene su più livelli: formazione per forze dell’ordine, veterinari, educatori; ricerca scientifica, anche nelle carceri, per comprendere il fenomeno alla radice; recupero comportamentale dei cani, per restituire loro una vita degna; sensibilizzazione e informazione, per smascherare i luoghi comuni e coinvolgere la cittadinanza attiva». «In Parlamento – ha ricordato – ho portato questa visione, cercando di tradurla in un emendamento concreto, che prevedeva 150mila euro per formare i Carabinieri forestali, con strumenti tecnici e operativi per identificare e fermare questi crimini; 350mila euro per sostenere le spese di custodia e recupero dei cani sequestrati, vittime della crudeltà degli uomini e dell’assenza di un sistema che li protegga». «Emendamento che, nonostante l’ampio sostegno ricevuto, è stato respinto sia nella legge di Bilancio 2024 che nel recente ddl sui reati contro gli animali», ha precisato la parlamentare, pur rivendicando che quello fosse «un testo giusto, respinto non per mancanza di contenuti, ma per mancanza di coraggio politico». «Ma le idee giuste non muoiono. Trovano nuove strade. E noi quelle strade continueremo a percorrerle insieme», ha concluso Bilotti.

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