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A Salerno parchi vietati per far giocare i bambini Attualità 

A Salerno parchi vietati per far giocare i bambini

I parchi cittadini diventano uno dei pochi spazi dove i bambini posso riprendere a socializzare e a giocare all’aria aperta. Questa opportunità, però, non è consentita ai piccoli salernitani che abitano al centro o in periferia, fatta eccezione per il Parco Pinocchio. A partire da Fratte, continuando per altri quartieri le condizioni di degrado e di abbandono si ripetono. A denunciare la situazione sono non solo i residenti ma anche i cittadini dell’associazione Arcobaleno, presieduta da Camillo Melchiorre , pronti a scrivere sottoscrivere una petizione per denunciare le condizioni di abbandono delle aree di gioco nei parchi della città.

Il degrado di Fratte. Il degrado e l’incuria partono dalla Villa di Fratte. Qui le giostre per i bambini sono quasi tutte inutilizzabili così come gli scivoli. Problemi si registrano all’illuminazione pubblica. «Ci sono gli assi di legno di uno dei giochi destinati ai bambini che sono completamente saltati e sono pure pericolosi. Qui – commenta il presidente dell’associazione di cittadini – sarebbe necessario un restyling radicale.

Anni di incuria a Sant’Eustachio. Inaugurato circa 10 anni fa, il parco giochi di Sant’Eustachio è diventato un luogo all’opposto di ciò a cui era destinato – assolutamente inospitale per i bambini. Agli angoli della recinzione si accumulano rifiuti e, spesso, negli anni, c’è stato anche chi ha appiccato degli incendi per ridurre le erbacce e per togliere l’immondizia. Il percorso in legno è pericolante e, nonostante ciclicamente l’Amministrazione assicuri che provvederà, la situazione peggiora piuttosto che essere risolta. E non è in condizioni migliori nemmeno uno dei polmoni più importanti della città, il parco del Mercatello. Per la riqualificazione dello spazio di verde più importante della città è stata avviata la procedura di gara per la progettazione e a disposizione ci sono 4,6 milioni di fondi europei nell’ambito del Piano per la sostenibilità urbana.

Matierno senza giostrine. Non è certo migliore la situazione a Matierno. Qui, spiega Melchiorre, «era stato realizzato uno spazio verde di una quarantina di metri quadrati ed era stato attrezzato con altalene e scivoli che ora non sono più utilizzabili, anzi sono inservibili». Non solo- scrive La Città-, perché a causa della mancanza di recinzione, i bambini che tentano comunque di giocare qui rischiano seriamente di essere investiti dalle auto.

Il progetto di piazza Alario. Unico spazio dedicato ai bambini e al gioco è quello del Parco Pinocchio. Anche in questo caso la manutenzione non è costante e ci sono spazi abbandonati al degrado ma, in questo caso, almeno qualcuna delle giostrine funziona ancora. Al centro della città, invece, fatta eccezione per la Villa Comunale – che però non è attrezzata anche con le giostre e lo svago dei più piccoli – non c’è nessuno spazio dove poter portare i bambini. In molti, quindi, sfruttano uno dei pochi spazi senza auto: la piazza della Rotonda dove, soprattutto il pomeriggio i piccoli si ritrovano a giocare insieme, pur non avendo a disposizione nulla se non un pallone, un monopattino o una bici portati da casa. Una soluzione è stata prospetta dall’Amministrazione con la realizzazione di un parco giochi a piazza Alario. Le procedure sono state avviate ma l’emergenza Covid ha stoppato tutto. Per la gioia di una parte di residenti che ha osteggiato con forza il progetto voluto dall’Amministrazione. Anche nella versione originaria del progetto di piazza della Libertà era stato immaginato un parco per i bambini che poi è stato cancellato da quello definitivo.

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