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Violenza sessuale su una bambina di 10 anni, a giudizio un’intera famiglia Cronaca Provincia e Regione 

Violenza sessuale su una bambina di 10 anni, a giudizio un’intera famiglia

Alla sbarra un’intera famiglia tra Tramonti, Corbara e Nocera Inferiore per  violenza sessuale tra le mure domestiche subita da una bambina di 10 anni. In quattro sono stati rinviati a giudizio perché accusati, a vario titolo, di atti sessuali con una minorenne e violenza sessuale aggravata in concorso. Si tratta dei genitori della bambina (il padre ha 67 anni e lavora come netturbino) e della coppia nocerina, zii della vittima, che frequentava la “casa degli orrori” di Tramonti, in Costiera amalfitana. Le indagini sono partite due anni fa quando la bimba fa la sconvolgente rivelazione alla vicina di casa. Gli inquirenti all’inizio ipotizzarono un presunto caso di maltrattamenti in famiglia. Man mano che gli investigatori andarono a fondo sulla vicenda, emersero i contorni di una storia terribile. Ed emerse il profilo della bambina: una piccola “Cenerentola” costretta a diventare grande prima della sua età. Abbandonata a se stessa, mal nutrita e obbligata a fare da inserviente in casa e a badare alla sorellina. Soprattutto, viene fuori la parte più squallida:doveva soggiacere agli atti sessuali del padre e dello “zio” che vedevano in corpo ancora acerbo – emerge dalle indagini – il loro “gioco sessuale”.
Dopo le prime segnalazioni che finiscono anche sul tavolo degli assistenti sociali del Comune di Tramonti, c’è l’immediato intervento del tribunale per i minorenni di Salerno. La prima misura adottata a scopo cautelare è stato l’allontanamento dalla casa familiare delle sorelline, trasferite in una struttura protetta per evitare che possano essere rintracciate dai parenti. I passi successivi degli inquirenti (le indagini sono state seguite dai carabinieri del comando provinciale di Salerno, dai militari del reparto territoriale di Nocera Inferiore e della stazione di Tramonti) sono stati concentrati sulla ricostruzione delle violenze che avvenivano in quella abitazione che da luogo sicuro era diventato un postribolo con al centro le bambine che subivano abusi a sfondo sessuale e maltrattamenti. Ora tutti dovranno rispondere in aula, a partire da gennaio, di quelle condotte criminose.

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