You are here
Vertenza Villa dei Fiori, speranza e delusione tra i lavoratori della struttura Attualità Provincia e Regione 

Vertenza Villa dei Fiori, speranza e delusione tra i lavoratori della struttura

Villa dei fiori: alla riunione convocata dal Sindaco di Roccapiemonte dall’assessore Terrone
intervengono il Comune di Nocera Inferiore con l’assessore Franza, i sindacati, lavoratori,
cittadini. Non c’è però il DS60. L’avvocatura unica presenza per il servizio sanitario pubblico. Ma
la situazione è grave e il sindaco Pagano ha già annunciato un altro incontro. Il commento dei
sindacati aziendali.
Delusione e speranza, sono questi i sentimenti con cui i lavoratori di Villa dei Fiori sono usciti
dall’incontro che si è tenuto presso il Comune di Roccapiemonte per scongiurare la crisi della
struttura sanitaria. Una crisi determinata, secondo i lavoratori, dal fatto che il DS60 non autorizza
le terapie sostenendo che ci sia un superamento del budget che in verità, dicono Villa dei Fiori e i
dati della Asl, non ci sarebbe affatto.
L’incontro è stato promosso dal Comune di Roccapiemonte ed erano presenti il Sindaco Pagano,
l’assessore
Terrone e, delegato dal sindaco Torquato, l’assessore di Nocera Inferiore Franza. Mancavano i
comuni di Pagani, Castel San Giorgio e Nocera Superiore, ma la maggior parte dei pazienti e dei
lavoratori risiedono a Roccapiemonte e Nocera Inferiore. Oltre ai rappresentanti sindacali aziendali
e ai segretari Provinciali CISL De Sio e UIL Malangone, erano presenti lavoratori del Centro e
pazienti in attesa delle terapie che hanno portato la loro drammatica testimonianza. Non c’era
invece il DS60. L’unica rappresentanza della struttura sanitaria pubblica è stata quella
dell’avvocatura. “E questo – dichiarano i rappresentanti dei lavoratori – è un fatto gravissimo.
Perché il Distretto ha il dovere per legge di collaborare con i Comuni, mentre in questo caso, in un
modo che riteniamo offensivo nei confronti dei Comuni, non ha neanche partecipato all’incontro. Il
fatto poi che ci fosse l’avvocatura è incomprensibile, sembrerebbe una chiusura. Stiamo parlando
di assistenza ai malati, di difesa dei posti di lavoro, di soluzione di un problema sociale, di equità tra
cittadini e distretti, che c’entra l’avvocatura?”. Quindi, cosa è emerso dall’incontro? “Ci sono state
– raccontano i sindacati aziendali – dichiarazioni molto forti, suffragate da numeri e testimonianze,
che però, essendo assente il Distretto, sono rimaste senza risposta”. Da qui la delusione. La
speranza invece? “Il sindaco e gli assessori – è la risposta – hanno espresso con chiarezza
l’importanza di una questione che riguarda sia la salute pubblica che la tutela del lavoro. Il Sindaco
si è impegnato a convocare al più presto un’altra riunione in cui sia presente il DS60 e in cui si dia
risposta a quanto sollevato non solo dai sindacati ma anche da singoli cittadini, che hanno detto
cose molto gravi rispetto alle quali non ci si può trincerare nel silenzio. La speranza quindi è che
dall’azione dei Comuni, che ringraziamo profondamente, si possano avere risposte chiare e porre
fine ad una vicenda che viene pagata dai cittadini che non accedono alle terapie e dai lavoratori
che rischiano il posto”. I tempi? “Il sindaco Pagano ci ha assicurato che saranno brevissimi –
rispondono – anche perché ogni giorno che passa la situazione diventa più pesante e più
pericolosa”.

scritto da 







Related posts