Vaccino contro il tumore al fegato, presentato a Salerno il progetto Campania Oncoterapie
Presentato a Salerno il vaccino contro il tumore al fegato. Identificazione precoce dei tumori, caratterizzazione dei profili di resistenza, la creazione di terapie alternative per i pazienti che non rispondono alle terapie convenzionali. Sono i tre obiettivi del progetto Campania Oncoterapie, nell’ambito del quale è stato realizzato il nuovo vaccino contro il tumore al fegato, pronto per i trial clinici. I risultati del progetto di ricerca “Combattere la resistenza tumorale: piattaforma integrata multidisciplinare per un approccio tecnologico innovativo alle oncoterapie” sono stati illustrati presso la Fondazione Ebris (Istituto Europeo di Ricerca Biomedica di Salerno), polo di eccellenza internazionale dedicato alla ricerca scientifica , alla formazione e alla cultura nata del 2012 da un’iniziativa comune della Fondazione Scuola Medica Salernitana e del Massachussets General Hospital della Harvard University. In particolar modo, è stato illustrato lo studio su un vaccino contro il tumore al fegato, la terza causa di mortalità per tumore al mondo per cui l’approccio terapeutico è ancora limitato.
23 partner dell’eccellenza biomedica campana nella lotta ai tumori, tra cui l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi di Salerno, l’Istituto Tumori Pascale, la stessa Fondazione Ebris, il CNR, la Fondazione Telethon, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, insieme a giovani ricercatori campani hanno sviluppato una sinergia di competenze che ha portato allo sviluppo del vaccino, con la formulazione di una cura innovativa che prevede l’utilizzo del farmaco antitumorale doxorubicina. Si tratta di una sperimentazione che potrebbe spalancare le porte ad un nuovo promettente percorso terapeutico. Il prossimo obiettivo è il potenziamento della risposta immunogenica della formulazione vaccinale che sarà sottoposto ad ulteriori studi e valutazioni.
Alessio Fasano, presidente del Cda della Fondazione Ebris, ha sottolineato come questo sia “l’inizio e non l’arrivo di un percorso iniziato quattro anni fa. Una squadra di ricercatori di grandissimo spessore ha raggiunto dei risultati inaspettati. Ma c’è ancora molto lavoro da fare. Adesso, infatti, bisogna effettuare una serie di prove cliniche per valutare la sicurezza e l’efficacia della formulazione vaccinale contro il fegato al fegato». Alla presentazione dei risultati ha partecipato anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che nel 2018 volle la creazione di una rete di precisione.