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Vaccini, le associazioni scrivono a Draghi e Figliuolo: “No alle fughe dannose di De Luca” Attualità 

Vaccini, le associazioni scrivono a Draghi e Figliuolo: “No alle fughe dannose di De Luca”

Le associazioni “Salute e Vita” ed “Help Tutela e Sostegno dei Consumatori” chiedono “il rispetto della legge dello Stato”. I due presidenti, Lorenzo Forte e Nadia Bassano, denunciano l’ “ennesimo scontro istituzionale tra Regione Campania e Governo nazionale, portato avanti, in maniera strumentale, da Vincenzo De Luca”.  In una missiva inviata al premier Draghi, al ministro Speranza, al commissario straordinario Figliuolo, spiegano che De Luca “a nostro giudizio, tenta così di nascondere il fallimento  delle scelte fatte fino ad ora nella gestione della sanità campana,  sanità che  durante questa pandemia ha mostrato ancora di più le sue inefficienze e l’assoluta inadeguatezza. Sanità che nella nostra regione sembra essere, più che altrove, figlia di una classe politica attenta troppo spesso al consenso personale, più che alla tutela della salute dei cittadini”.  Così, in merito al piano vaccinale, ancora una volta “assistiamo attoniti alla dichiarata volontà del Presidente, di procedere al di sopra della legge. La cosa grave questa volta è che al primo posto non vi sia la tutela della Salute dei cittadini campani, tutela che dovrebbe essere prioritariamente rivolta a quelli più fragili e anziani, ma dalle ultime dichiarazioni, sembra che l’obiettivo sia ancora una volta quello di rispondere alle istanze di lobby e categorie. Un’azione tesa, parrebbe, a garantirsi un consenso personale, piuttosto che fare ciò che è più giusto per le persone e per la comunità”. Rispetto all’annuncio di procedere alle vaccinazioni per fasce d’età, Forte e Bassano accusano: “Parole gravissime se rapportata al fatto che la nostra regione registra ancora un numero di contagi altissimo, tra le prime in Italia e che solo lunedì tornerà in zona arancione. Dichiarazioni dolorose se rapportate alle decine e decine di morti al giorno –  persone fragili e anziani, vittime che con un piano vaccinale più efficace si sarebbero potute evitare.  In questo marasma, la volontà politica di Vincenzo De Luca è quella di procedere favorendo le categorie, questa volta quella turistica, mettendo al secondo posto gli anziani ultra settantenni e i fragili”.  Numerose le testimonianze pervenute alle due associazioni di persone, uomini e donne, che da più di un anno sono chiuse in casa isolate privati della loro vita e dai loro affetti. “In questo contesto le intenzioni del Presidente De Luca feriscono profondamente e colpiscono una fetta della popolazione che non ha gli strumenti per difendersi e che chiede di essere aiutata e di essere protetta”.  Per questi motivi come  Salute e Vita ed Help Tutela e Sostegno dei consumatori hanno deciso di dare voce a questi cittadini e scrivere al Presidente Del Consiglio Draghi, al Ministro della Salute Speranza oltre che al Commissario Figliulo, affinché “si vigili in maniera attenta per evitare che si favoriscano interessi economici a danno della comunità fragile”. “Purtroppo come associazioni siamo testimoni della mancanza di sensibilità e di volontà di tutelare la Salute come diritto costituzionale e prioritario, abbiamo subito sulla nostra pelle come il Presidente ha gestito e gestisce la questione delle Fonderie Pisano (Salerno Fratte) dove, nonostante  le parole e le promesse – le ultime affermazioni fatte il 15 maggio 2020 dove secondo De Luca le Fonderie non sarebbero state riaperte – a distanza di quasi di un anno siamo quotidianamente invasi dalla puzza nauseabonda e dalle polveri nere che continuano ad invadere la vita di circa 30 mila cittadini”. L’appello che “rivolgiamo alle autorità è di garantire il diritto alla Salute l’Articolo 32 della Costituzione e che anche la Campania rispetti le priorità individuate a livello nazionale. Chiediamo di vigilare attentamente e di prendere con determinazione tutte le decisioni, compreso quello di un commissario ad acta che garantisca la tutelati gli anziani e i fragili.  Non c’è più tempo da perdere: si restituisca la possibilità di VIVERE a chi da più di un anno è chiuso in casa, si smetta di pensare al consenso personale ma si lavori per il bene Comune”, concludono.

 

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