Usura e imprenditore suicida a Cava, 51enne esce dal carcere e va ai domiciliari
Va agli arresti domiciliari il 51enne imprenditore di Cava, finito in carcere il 2 luglio scorso per usura, estorsione e trasferimento di valori ad alcuni suoi familiari. Lo ha deciso il Riesame, dopo ricorso fatto dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Teeresa Sorrentino. Per l’uomo c’è l’aggravante del metodo mafioso – perchè si sarebbe avvalso della fama criminale del clan Bisogno – nei riguardi della vittima di un’estorsione. I carabinieri avevano notificato all’uomo anche un sequestro di 90.500 euro in contanti, di un bar tabacchi annesso ad un distributore Ip, di quote societarie, che sarebbero stati oggetto di intestazioni fittizie a familiari dell’indagato. Dinanzi al gip, l’uomo aveva reso dichiarazioni spontanee, dichiarandosi estraneo alle accuse.