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Ucraina, Zelensky: “Si al negoziato con Mosca ma non credo molto a un risultato positivo” Attualità Primo piano 

Ucraina, Zelensky: “Si al negoziato con Mosca ma non credo molto a un risultato positivo”

A Kiev è scesa la notte, la quinta dall’inizio del conflitto, e le sirene suonano a ripetizione mentre cresce l’attesa per l’incontro di domani tra la delegazione ucraina e quella russa che può aprire la porta ad un negoziato. Un incontro senza precondizioni.

Si terrà al confine tra Ucraina e Bielorussia. “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina” dopo i negoziati con Mosca. Lo ha riferito in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c’era la possibilità di farlo”, ha aggiunto Zelensky.

E il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha dichiarato: “Il fatto che la Russia sia pronta a colloqui senza prerequisiti, senza ultimatum, è già una vittoria per l’Ucraina. Andiamo lì per ascoltare e dire cosa pensiamo di questa guerra della Russia”, ha sottolineato il capo della diplomazia di Kiev. E ha aggiunto *”L’esito dei colloqui può essere la pace ma non ci sarà la nostra resa”.

Il luogo dei negoziati tra Russia e Ucraina sarà il punto di controllo Alexandrovka – Vilchha e inizieranno domani mattina come dichiarato dal viceministro dell’Interno ucraino Evgeny Yenin alla CNN.

“Pronti per iniziare i negoziati”, in Bielorussia. In una dichiarazione alla stampa, il portavoce della Federazione russa, Dmitry Peskov, citato da Ria Novosti, ha riferito che la delegazione di Mosca è arrivata in Bielorussia. “In accordo con l’accordo raggiunto, la delegazione russa, composta da rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa e di altri dipartimenti, compresa l’amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per le trattative con gli ucraini”, ha fatto sapere Peskov.

Una giornata densa di tensione anche con l’ordine dato da Vladimir Putin alle Forze armate di mettere in stato di massima allerta le forze di deterrenza nucleare, dopo “le dichiarazioni aggressive” da parte della Nato. In queste ore il Ministero della Difesa russo ha affermato: “Il personale militare russo ha dimostrato coraggio ed eroismo nel corso della realizzazione della missione speciale. Purtroppo vi sono morti e feriti”, si legge in un comunicato del ministero della Difesa. “Però le nostre perdite sono molto minori di quelle dei nazionalisti e del personale militare delle forze armate ucraine”, prosegue il ministero. Secondo il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, dall’inizio delle operazioni sono state attaccata 1067 strutture militari ucraine e sono stati distrutti 38 sistemi di difesa anti aera, così come 56 stazioni radar. Le forze delle repubbliche separatiste sono inoltre avanzate verso ovest di 4-6 chilometri e hanno “liberato i villaggi di Nizhne, Granitnoye e Gnutovo”.

Sindaco Kiev: circondati? Fake news russa

Il sindaco di Kiev, Vladimir Klitchko, ha smentito sul proprio canale Telegram che la città sia circondata. In serata ha diffuso un messaggio in cui spiega che “gli organi d’informazione russa stanno diffondendo notizie in cui io dico che Kiev sarebbe circondata e che l’evacuazione delle persone sarebbe impossibile”. “Non credete alle bugie – ha concluso – Fidatevi solo delle informazioni che arrivano da fonti ufficiali. Stiamo uniti, l’Ucraina vincerà!”.

A Kiev è scesa la notte, la quinta dall’inizio del conflitto, e le sirene suonano a ripetizione mentre cresce l’attesa per l’incontro di domani tra la delegazione ucraina e quella russa che può aprire la porta ad un negoziato. Un incontro senza precondizioni.

Si terrà al confine tra Ucraina e Bielorussia. “Alexander Lukashenko si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il ritorno della delegazione ucraina” dopo i negoziati con Mosca. Lo ha riferito in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“Non credo molto nel risultato dei negoziati, ma lasciate che ci provino. In modo che in seguito nessuno abbia dubbi sul fatto che io non abbia cercato di fermare la guerra quando c’era la possibilità di farlo”, ha aggiunto Zelensky.

E il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha dichiarato: “Il fatto che la Russia sia pronta a colloqui senza prerequisiti, senza ultimatum, è già una vittoria per l’Ucraina. Andiamo lì per ascoltare e dire cosa pensiamo di questa guerra della Russia”, ha sottolineato il capo della diplomazia di Kiev. E ha aggiunto *”L’esito dei colloqui può essere la pace ma non ci sarà la nostra resa”.

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