Ucraina, la Russia: “Contatti per i negoziati”. Kiev: “Speriamo non sia troppo tardi”
Da Mosca fanno sapere, tramite Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri, che ci sono contati con i negoziati con l’Ucraina. Secondo Kiev, nelle dichiarazioni del 9 maggio scorso, i negoziati erano però stati sospesi mentre per Mosca proseguivano da remoto, almeno secondo il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, in dichiarazioni riportate dall’agenzia Interfax. “Dopo il ritiro dei russi da Kiev, a inizio aprile, sono emersi i crimini commessi nei territori occupati attorno alla capitale. Poi quelli di Mariupol, una città rasa al suolo. È venuto alla luce anche il progetto russo di creare a Kherson quella che loro chiamano una ‘repubblica’ tramite uno pseudo referendum. A quel punto, le componenti politiche e diplomatiche delle negoziazioni hanno smesso di negoziare”. Così, intervistato dal Gr1, il capo dei negoziatori ucraini, Mykhailo Podolyak, ha invece spiegato sempre il 9 maggio scorso che i negoziati erano “in pausa. Continua solo l’attività dei gruppi di lavoro che si occupano di aspetti umanitari e che stanno coordinando, ad esempio, i corridoi umanitari, le evacuazioni e lo scambio dei prigionieri. Mosca parla di negoziati in corso? Speriamo non sia troppo tardi”.