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Treni soppressi e in ritardo, la rabbia dei pendolari Cronaca Primo piano 

Treni soppressi e in ritardo, la rabbia dei pendolari

È scontro a distanza tra Trenitalia e il comitato pendolari della linea storica Napoli-Salerno. Sulla base di un autonomo monitoraggio, gli utenti contestano le ultime cifre su ritardi e cancellazioni, diffuse dall’azienda.

E il direttore del Trasporto Regionale Trenitalia, Pietro Diamantini, risponde a muso duro. A dare il via alla diatriba, un report riservato, compilato dal Gruppo pendolari linea storica. Sono riportati i presunti disservizi nei primi 12 giorni di dicembre. Un periodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo orario, in vigore dal 9 di questo mese. Tuttavia, cambierebbe poco per i viaggiatori.

«Il servizio è peggiorato moltissimo dal primo ottobre – sostiene Alfonso Tulipano, coordinatore del Gruppo pendolari –. Non si sta capendo più niente, ci sono numerosi ritardi e soppressioni. C’è un problema di gestione». Il comitato prende come una beffa i dati Trenitalia di novembre. Sono numeri quasi da treni svizzeri. La voce “regolarità” è del 97,7%. La puntualità corrisponde all’87,6%, la media tra le fasce orarie dei pendolari: il 90% in quella 6-10 e l’84,5% nella 16-20. Ben diverso il quadro, nel monitoraggio del Gpls, tramite app reputate molto affidabili: sui 36 treni considerati, 53 corse risulterebbero soppresse. E sarebbero 168 i ritardi, di cui 41 oltre i 10 minuti. Tra le giornate record, il 5 dicembre, con due convogli in ritardo di 77 minuti (21295 e 21297) ed uno di 63 (21293). (fonte: lacittadisalerno.it)

 

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