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Tragedia a Milano: giovane di Pompei ucciso dal monossido di carbonio, grave l’amico Cronaca Primo piano Provincia Provincia e Regione 

Tragedia a Milano: giovane di Pompei ucciso dal monossido di carbonio, grave l’amico

Tragedia in un residence a due passi dall’aeroporto di Linate: Pietro Caputo – ventunenne originario di Pompei e residente a Torre Annunziata – è morto per un’intossicazione da monossido di carbonio mentre si trovava all’interno della struttura ricettiva. Un secondo giovane – Francesco Mazzacane, 24 anni, residente a Torre del Greco – si trova ricoverato al Fatebenefratelli in gravi condizioni.

I due sono stati soccorsi intorno alle 12.25 dopo l’allarme lanciato da alcuni amici. Per il 21enne era già tardi quando i sanitari sono arrivati sul posto. La coppia si trovava nell’appartamento al piano terreno del residence, proprio sopra il vano caldaia da cui sarebbe partita la fuga di monossido.

La caldaia è stata sequestrata, la procura di Milano ha aperto un’inchiesta per “omicidio colposo”. Il pm di turno Luigi Luzi ha già disposto l’autopsia per fare piena luce sulla tragedia.

Il giovane di Pompei lavorava come stagista all’Esselunga e da ottobre abitava nel residence, convenzionato con la catena della grande distribuzione. Lo scorso 3 novembre è stato raggiunto dall’amico e compagno per qualche giorno.

Secondo quanto ricostruito dai militari della compagnia dei carabinieri di San Donato Milanese, i genitori dei giovani – preoccupati perché non avevano notizie – hanno contattato alcuni amici che abitano a Milano affinché verificassero che i figli stavano bene. Ma quando sono arrivati sul posto, gli amici della famiglia hanno trovato i ventenni agonizzanti in casa e allertato i soccorsi.

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