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Torna libero l’imprenditore caseario La Marca di Eboli. Ai domiciliari il boss pentito Giovanni Maiale Cronaca Primo piano 

Torna libero l’imprenditore caseario La Marca di Eboli. Ai domiciliari il boss pentito Giovanni Maiale

È tornato in libertà l’imprenditore caseario Gianluca La Marca. A disporre la revoca degli arresti domiciliari, accogliendo l’istanza degli avvocati Silverio Sica e Giandomenico Caiazza, è stato il gip D’Agostino davanti al quale la scorsa settimana si è concluso l’incidente probatorio a carico degli indagati arrestati a febbraio scorso. Al 42enne ebolitano, ritenuto dagli inquirenti l’amministratore di fatto del caseificio di famiglia, mesi fa erano stati concessi i domiciliari (in una località lontano da Eboli) dopo che lo stesso avrebbe reso ai magistrati molte dichiarazioni (non è escluso che queste, di portata diversa rispetto all’interrogatorio di garanzia reso all’indomani della misura cautelare, potrebbero aprire filoni investigativi paralleli all’inchiesta madre e ancora al vaglio dei magistrati antimafia). Per Giovanni Maiale, capo dell’omonimo clan camorristico operante nella Piana del Sele almeno fino al momento (1994) in cui decise di collaborare con la giustizia, sono invece stati disposti gli arresti domiciliari (l’ex pentito era in carcere da febbraio scorso).  La Marca e Maiale, insieme all’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate Vastarella erano finiti in un’inchiesta della Guardia di  Finanza (coordinati dalla locale Dda): secondo le accuse il boss Giovanni Maiale avrebbe «favorito» Gianluca La Marca negli acquisti all’asta attraverso intimidazioni. E così don «Giovanniello», una volta uscito dal programma di protezione, per gli inquirenti era tornato a fare affari nel suo territorio proprio con l’imprenditore caseario.

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