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Tav: Conte, ‘Venerdì decisione, niente crisi’. Il 21 marzo in Senato mozioni di sfiducia a Toninelli Italia e Mondo 

Tav: Conte, ‘Venerdì decisione, niente crisi’. Il 21 marzo in Senato mozioni di sfiducia a Toninelli

Tav resta al centro del dibattito politico. In mattinata vertice a Palazzo Chigi tra il premier Giuseppe Conte, i due vicepremier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, e il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli. “Per quanto riguarda la Tav, siamo in dirittura d’arrivo, nel percorso finale, quello politico – ha detto il presidente del Consiglio al termine dell’incontro -. Oggi c’è stata la prima riunione politica, abbiamo iniziato l’analisi costi benefici. Domani sera riunione con i tecnici a oltranza. Credo una scelta entro venerdì”.

“Siccome prenderemo la scelta migliore per i cittadini, ovviamente il governo non rischia. Mi batterò perchè non sia trascurato alcun aspetto per una decisione corretta”, ha ribadito il premier. Conte prova dunque a rimettere ordine nella questione dopo le diverse fughe in avanti, richiamando Lega ed M5s. “Rispetto le posizioni della Lega e del M5s ma sarò garante che queste posizioni pregiudiziali non pesino sul tavolo. Partiremo dall’analisi costi-benefici”. “Posso garantire che prenderemo una decisione per tutelare l’interesse nazionale” che ha precisato che “in questa fase non ci sarà nessuna interlocuzione con la Francia”.

Lasciando Montecitorio, il vicepremier, Matteo Salvini, ha detto di aspettarsi dal vertice di mercoledì “la decisione finale sulla Tav”. Ai cronisti che gli chiedevano se fosse preoccupato di una possibile crisi di governo come paventato dai 5S, Salvini ha risposto: “Assolutamente no. Sono tranquillissimo”.

Intanto, secondo quanto si apprende al termine della conferenza dei capigruppo di palazzo Madama, saranno discusse giovedì 21 marzo in Aula al Senato le mozioni di sfiducia al ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli per la condotta tenuta sulla Tav. Al momento sono state depositate la mozione del Pd e quella di FI. Mentre FdI non presenterà una mozione autonoma ma è intenzionato a votare sì alle dimissioni del ministro.

La Lega affida dunque la soluzione al premier, confidando nelle sue capacità di mediazione, come aveva fatto ieri Salvini. “Stiamo lavorando per la soluzione migliore partendo da dati oggettivi. La soluzione è nelle mani del presidente Conte, le posizioni di partenza sono note. Siamo fiduciosi che si risolverà tutto per il meglio”, ha detto Riccardo Molinari, capogruppo della Lega alla Camera, al termine del vertice di governo.

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