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Svolta Germania sui tank all’Ucraina Attualità Italia e Mondo 

Svolta Germania sui tank all’Ucraina

Arriva la svolta sui tank per l’Ucraina: gli Stati Uniti pronti a inviare gli Abrams M1, punta di diamante dell’equipaggiamento militare a stelle e strisce – secondo la Cnn l’annuncio su 30 mezzi potrebbe arrivare in settimana, ma i tempi di consegna non sono chiari – e la Germania decide la fornitura dei Leopard finora negati.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha infatti annunciato al suo gabinetto l’invio di 14 Leopard 2A6 all’Ucraina.

Mezzi che, ha spiegato il ministro della Difesa tedesco Pistorius, potranno arrivare a Kiev nel giro di tre mesi.

E alle 18 è attesa una dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden sull’Ucraina. Lo ha comunicato la Casa Bianca, sottolineando che Biden parlerà del “sostegno” a Kiev.

L’ambasciatore russo in Germania Sergey Nechaev afferma che la decisione tedesca è “altamente pericolosa” e “porta il conflitto a un nuovo livello”. Per l’ambasciatore, citato dalla Tass, la decisione “distrugge quello che resta della fiducia reciproca, infligge un danno irreparabile” ai legami con Berlino e indica “il completo rifiuto della Germania di riconoscere la responsabilità storica” per i crimini nazisti.

“Agiamo in modo strettamente coordinato e concordato a livello internazionale”, ha spiegato Scholz. E mentre la Polonia ha ringraziato Berlino per la decisione di inviare i carri armati all’Ucraina,  il premier britannico Rishi Sunak ha affermato in un tweet che è “giusta la decisione degli alleati e degli amici della Nato di inviare carri armati in Ucraina”. E ha sottolineato che insieme ai Challenger 2 del Regno Unito “rafforzeranno la potenza di fuoco difensiva”.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto “sinceramente grato” per la decisione presa dal cancelliere tedesco Olaf Scholz sull’invio di “carri armati tedeschi in Ucraina”, ma anche per “l’ulteriore ampliamento del sostegno alla difesa e per le missioni di addestramento” oltre al “via libera ai partner per la fornitura di armi simili”. Zelensky – aggiunge su Twitter – di avere saputo “di queste decisioni importanti e tempestive in una telefonata con Scholz”.

L’Ucraina accoglie con favore il “primo passo” del via libera tedesco ai carri armati Leopard, ha fatto sapere anche l’ufficio di presidenza da Kiev. E Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente Zelensky, riflette che “un’escalation interna della guerra in Russia è inevitabile. E saranno effettuati attacchi diversi contro obiettivi diversi”. In un’intervista al blogger Michael Nucky, citata da Unian, Podolyak ha sottolineato che le forze armate ucraine non stanno attaccando la Russia, ma che i russi, anche nelle grandi città, potranno “sentire la guerra”.  Immediata la replica del Cremlino, secondo cui “le minacce di Podolyak confermano che siamo nel giusto”.

I carri armati sono stati a lungo invocati da Kiev per cambiare le sorti di un conflitto giunto ormai all’undicesimo mese e oggetto di uno scontro senza precedenti che ha rischiato di minare la coesione dell’Alleanza.  La replica di Mosca era già arrivata prima con l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov: le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense e altri equipaggiamenti militari della Nato se verranno forniti all’Ucraina, ha promesso, secondo quanto riporta la Tass. Secondo Antonov, Washington vuole infliggere alla Russia una “sconfitta strategica”. E “l’analisi dell’intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente alzando l’asticella dell’assistenza militare al loro governo fantoccio”. Secondo il rapresentante di Mosca, “se verrà presa la decisione di trasferire a Kiev gli M1 Abrams, i carri armati americani saranno senza dubbio distrutti come tutti gli altri equipaggiamenti militari della Nato”. (Ansa)

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