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Sull’ospedale di Nocera Inferiore c’è lo strappo tra De Luca e Torquato Politica 

Sull’ospedale di Nocera Inferiore c’è lo strappo tra De Luca e Torquato

La «palla» dell’elevazione a DEA di secondo livello dell’Umberto I di Nocera Inferiore diventa terreno di scontro tra Vincenzo De Luca e Manlio Torquato . Ieri mattina, nell’aula consiliare del Comune di Nocera Superiore, è andato in scena l’ultimo atto di una querelle che ha visto contrapposti a suon di lettere e dichiarazioni il presidente della Regione Campania e il sindaco di Nocera Inferiore.

Durante il suo intervento, De Luca si è rivolto direttamente al primo cittadino seduto in platea e gli ha detto: «Evitiamo polemiche inutili, il DEA di secondo livello è una palla. Ogni tanto qui ci inventiamo una palla. Noi abbiamo ereditato una situazione per la quale per l’Agro sarebbe stato il disastro totale. Avevano programmato la chiusura di Scafati e Pagani, noi approviamo un piano ospedaliero, recuperiamo tutto in maniera ragionevole e non demagogica. Nocera Inferiore è uno degli ospedali più efficienti della regione, con reparti di assoluta eccellenza a cominciare dalla tradizione neurochirurgica».

A creare le aspettative era però stato lo stesso governatore che, intervenuto a Nocera Inferiore per i nuovi reparti di rianimazione e medicina, rispose a chi gli chiedeva lumi sul secondo livello: «Questo si deve fare, si deve fare assolutamente sia per la qualità delle prestazioni, sia perché la popolazione ce lo consente. La provincia di Salerno può consentirsi di avere due DEA di secondo livello, a Salerno e a Nocera. Mi pare ci siano tutte le condizioni». Ieri mattina ha corretto il tiro: «Ho detto che è un ospedale che meriterebbe di essere un DEA di secondo livello. Dire questo non significa facciamo un DEA di secondo livello, significa esprimere un apprezzamento per un grande ospedale con eccellenze assolute». Dichiarazioni, quelle del presidente, che hanno fatto calare un evidente gelo con Torquato. Emblematico il comportamento del sindaco di Nocera Inferiore alla fine del comizio è stato tra i pochi che è andato via senza fermarsi a salutare il presidente della Regione nella stanza del sindaco Giovanni Maria Cuofano.

Il primo cittadino ha preferito non commentare a caldo la dichiarazione di De Luca, «è una questione troppo seria che non va liquidata così», facendo però intuire una certa irritazione. Una reazione è attesaper domani mattina, quando nell’aula Colella dell’ospedale si discuterà del tema.

È lì che potrebbe consumarsi la spaccatura definitiva. Intuito il corto circuito, le colombe si sono messe immediatamente all’opera per cercare di salvare il salvabile. Tant’è che un incontro tra i due, non è chiaro se de visu o telefonico, sarebbe in programma in queste ore. Se il malcontento che da tempo cova sotto traccia venisse fuori, ci potrebbero essere degli inediti risvolti. Tuttavia il presidente della Regione ha tenuto a snocciolare una serie di progetti in cantiere per la sanità nell’Agro, tra i più rilevanti quelli in agenda per l’Andrea Tortora: «Faremo un investimento imponente di 25 milioni di euro per il polo oncologico di Pagani. Uno degli assilli quotidiani per me è chiamare il commissario Iervolino per chiedergli di darmi il cronoprogramma ». Inoltre, ha aggiunto, che se il governo centrale sbloccherà un miliardo di euro per la sanità campana, risorse saranno destinate all’Umberto I. Fonte: La Città di Salerno

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