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Suicidio Tiziana Cantore: “Sì a indagini su musicista Salerno” Cronaca Primo piano 

Suicidio Tiziana Cantore: “Sì a indagini su musicista Salerno”

La diffamazione c’è e ci sarebbe, nel registro degli indagati, anche il nome di chi ha diffamato Tiziana Cantone dopo la sua morte. Almeno secondo la denuncia-querela presentata dalla madre di Tiziana. Per questo il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno ha deciso di non archiviare l’inchiesta nei confronti di Antonio Leaf Foglia. Si tratta dell’ex trombonista dell’Orchestra sinfonica di Salerno, sospeso e poi pare, allontanato, dal presidente dell’orchestra dopo le sue dichiarazioni su Tiziana sul social Facebook.

Il musicista di Giffoni Valle Piana, avrebbe scritto frasi diffamatorie su Tiziana Cantone pubblicando un post sul social alle ore 23 e 30 del 13 settembre, giorno del suicidio della povera 31enne di Mugnano di Napoli. Tiziana si è tolta la vita nel 2016, dopo che i suoi video hot erano finiti sul web senza consenso. Per lui, per l’artista Leaf Foglia, le frasi erano probabilmente solo un modo per dire la sua su un evento che aveva scosso l’Italia. E Facebook era stato lo strumento senza filtri. Quel post sulla storia di Tiziana Cantone era, per la madre di Tiziana, enon solo per lei, lesivo per la memoria della ragazza che si era suicidata da poco. Il musicista avrebbe descritto il modo in cui Tiziana si era tolta la vita con un foulard legato al collo e aveva augurato che accadesse ad altre ragazze. Senza pietà. Quella frase rivolta alle donne «adesso quelle come lei facciano la stessa fine!» era stata ripresa dalla blogger e giornalista Selvaggia Lucarelli in maniera critica, denunciando a tutti gli utenti della rete, con numerosi followers, ciò che aveva scritto il musicista. Ora, dopo la richiesta di archiviazione del pm della Procura di Salerno «per il rifiuto della società americana Facebook Ireland Ltd di rilasciare informazioni relazione agli utilizzatori dei social e in considerazione che la legislazione statunitense non prevede il delitto di diffamazione», il gip ha rimesso tutto in discussione, bacchettando la Procura.

 

 

fonte articolo e foto Il Mattino

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