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Stamattina la cerimonia di proclamazione dei Dottori di Ricerca dell’Università di Salerno Unisa e Scuola 

Stamattina la cerimonia di proclamazione dei Dottori di Ricerca dell’Università di Salerno

Questa mattina, al campus di Fisciano, la Cerimonia di proclamazione dei Dottori di Ricerca dell’Università di Salerno. 127 i dottori di ricerca iscritti al XXX ciclo di dottorato e oggi proclamati ufficialmente in Aula Magna di Ateneo, alla presenza dei propri coordinatori e delle famiglie.  Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti, del Delegato ai dottorati Placido Neri e del Delegato ai sistemi di valutazione e ranking internazionali Carmine Pinto, la cerimonia ha contemplato la Lectio Magistralis del prof. Andrea Graziosi (Università  di Napoli “Federico II”) sul tema: “Ricerca e conoscenza come risposta alla crisi delle società occidentali”.

Sono molto contento di essere qui a Salerno a congratularmi con i giovani che hanno conseguito il dottorato di ricerca – ha esordito il prof. Graziosi.  Salerno è una delle università che più è migliorata negli ultimi anni e che più si è data da fare per capire il valore della ricerca, della serietà degli studi e della loro internazionalizzazione. Questo è un messaggio fondamentale per un Paese che vive un momento storico difficile, in cui investire sulla cultura ancora paga.  Negli ultimi trent’anni le società dell’Occidente sono invecchiate, e il passaggio dall’agricoltura all’industria, che tanto aveva dato in termini di produttività, si è consumato. In un Paese come l’Italia per continuare a progredire e migliorare restano gli studi, la conoscenza, la ricerca e l’impegno. Non c’è altra salvezza che in questo” – afferma Graziosi.

Il Rettore Tommasetti, prima di pronunciare la formula ufficiale di proclamazione dei nuovi dottori, ha dichiarato: “La cerimonia di oggi è un riconoscimento doveroso a tutta la nostra comunità, ai direttori di dipartimento e ai coordinatori dei dottorati per l’opera svolta in questi anni. Abbiamo puntato sul dottorato come momento di crescita essenziale della nostra filiera formativa e lo abbiamo fatto sia concentrandoci sulla qualità e sul merito dell’offerta, sia investendo importanti risorse sui percorsi di dottorato.  Passare da 79 borse di dottorato del 2013/14, prima dell’inizio del mio mandato, a 151 borse attualmente attive, ha significato amplificazione della capacità di ricerca del nostro ateneo, nonché valorizzazione della qualità dei giovani sul nostro territorio. I dottori di ricerca sono patrimonio di questo paese. Molte di queste risorse le abbiamo ottenute su base competitiva: dal Bando POR regionale la nostra Università ha avuto quest’anno 26 borse aggiuntive, tenendo conto che atenei più grandi per dimensioni hanno ricevuto un numero di borse inferiore; dal Bando PON nazionale altrettante 26 borse, superando anche in questo caso atenei maggiori”.

La cerimonia è proseguita con la consegna dei diplomi di dottorato da parte dei coordinatori dei corsi.

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