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Scuole Materne a Salerno, i consiglieri chiedono rassicurazioni al Comune Attualità 

Scuole Materne a Salerno, i consiglieri chiedono rassicurazioni al Comune

In una nota inviata al Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli ed all’Assessore alla Pubblica Istruzione Eva Avossa i consiglieri Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo e Corrado Naddeo chiedono che vengano effettuati interventi immediati oltre a ricevere rassicurazioni in merito alle scuole dell’infanzia della città. “Da più parti – scrivono – si sollevano i timori per un possibile disimpegno da parte del Comune circa le scuole materne di Salerno non ultime le preoccupazioni dei genitori dei bambini della scuola comunale dell’Infanzia ‘Piantanova – Palazzo d’Avossa‘ in Via Botteghelle che ritengono gravemente lesiva “la decisione di anticipare l’orario di uscita dei bimbi di un’ora rispetto all’inizio dell’anno scolastico e la riduzione ad una delle due insegnanti attualmente in forza alla scuola, venendo così meno l’attuale differenziazione delle attività in relazione all’età dei bambini”. Inoltre, aggiungono i tre Consiglieri, «per altre scuole comunali non poche volte ai genitori viene instillato il dubbio che il successivo anno scolastico possano esservi difficoltà a riaprire “a meno che la Regione non continui a sostenerne i costi” suggerendo persino iscrivere i bambini anche in scuole statali per poter “essere coperti“».
Per tutto questo i Consiglieri D’Alessio, Naddeo e Gallo invitano l’Amministrazione a rassicurare con decisione e senza alcun tentennamento la cittadinanza ed i genitori interessati «che le scuole comunali per l’infanzia hanno la massima priorità e che saranno individuate tutte le risorse necessarie perchè sia la scuola ‘Piantanova’ che le altre presenti sul territorio comunale, saranno tenute indenni da qualsiasi taglio ovvero restrizione conseguente a riduzioni economiche». Inoltre i tre Consiglieri invitano l’Amministrazione a «compiere ogni sforzo per ridurre eventuali sprechi ed a stringere i cordoni della borsa per spese secondarie che devono cedere del tutto il passo ai servizi primari che una città seria e avanzata deve garantire».

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