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Scuola, De Luca: “Non c’è riapertura se la percentuale dei contagiati è alta. Oggi sono 180” Attualità Primo piano 

Scuola, De Luca: “Non c’è riapertura se la percentuale dei contagiati è alta. Oggi sono 180”

Per il governatore De Luca nella diretta streaming del venerdì “obiettivo è garantire la sicurezza. In Italia è stato aperto tutto, il Paese si è rimescolato. Siamo chiamti ora a fare un lavoro delicato, perché finchè eravamo noi a gestire avevamo i nostri risultati, ora veniamo risucchiati nella sitazioone generale del Paese. Serve attenzione in più”. Il presidente spiega: “Stiamo attuando un piano per la sicurezze la prevenzione e abbiamo anticpato il governo nelle decisioni, come l’ordinanza del 12 agosto sui controlli dall’estero per cercare di individuare subito i contagi. Il governo ha deciso di farlo solo su Croazia, Malta, Grecia e Spagna. Noi anche da Ucraina, Egitto, Usa, Messico, Brasile, Gran Bretagna. Facciamo di più per individuare i contagi. Va fatto fronte all’ondata di rientri dall’estero e dalla Sardega, che si esaurira in 15 giorni. Ogni contagio individuato ci fa risparmiare. Dobbiamo cercarli noi i positivi, perché la gran parte dei positvie è asintomatica. Indossiamo le mascherine sempre. Oggi sono 180 i positivi”. Poi il governatore critica il fatto che chi non indossa la mascherina dopo le 18 non viene multato per “assenza totale di ruolo dellle forze dell’ordine”. “Irresponsabili il governo e le altre Regioni quando si è deciso di aprire il 14 la scuola, atto di totale irresponsabilità. Noi pensavamo che andava fatto dopo le elezioni. Ci siamo adeguati perché arrivassero anche da noi i banchi previsti per le scuole dal commissario Arcuri. Ma stiamo verificando che i problemi sono aperti. Test da fare al personale scolastico, misurazione temperatura alunni , trasporto scolastici, aule e personale docente Sullo screening da fare al personale scolastico, critichiamo che sia facoltativo”. Poi inizia una parte dedicata alal scuola: “È sbagliato: noi tra un settimana faremo la verifica sulla percentuale di chi non ha fatto i test: non si può aprire la scuola se è elevata la percentaule di chi non abbia fatto i tamponi. Mi appello a insegnati e operatori scolastici che per mesi hanno fatto un lavoro certosino: fate i controlli sierologici e poi, se serve, i tamponi. In Campania sono 200mila: se il 10 per cento è positivo, sono 20 mila persone: capiamo che sono numeri importanti. Il personale deve essere controllato nell’intersse di tutti”. “Non me la sento di dire a tutte le famiglie: “State tutti tranquilli”, perchè non è questa la situazione della scuola ora. Potremmo riaprire anche in fretta e furia, ma rischieremmo di chiudere dopo 24 ore. È stata una scelta irresponsabile per il Governo centrale scegliere di aprire il 14 le scuole e richiuderle di lì a poco per le elezioni e i ballottaggi. Solo la Regione Campania si è opposta. Aspettiamo comunque che arrivino i primi banchi scolastici per prendere una decisione finale”. “Per misurare le temperature acquistiamo 1.500 termoscanner, facciamo gli orari scaglionati. Non basta misurarla a casa. Sulle aule non sappiamo se ci sono in numero sufficiente. Il dato inviato al ministero è di deficit di 36 mila posti per tutta la regione: I Comuni dell’Anci mi hanno mandato la lettera per posticipare l’apertura della scuola. Noi valuteremo da qui a una settimana la loro richiesta, quando avremo tutti i dati, ma in queste condizioni diventa difficile partire il 14 settembre”.

Per quanto riguarda i trasporti scolastici De Luca puntualizza: “Le risorse economiche non sono mai arrivate, né ai comuni, né ai trsporti. Se rimaniamo solo coi trasporti pubblici non ce la faremo mai a portare tutti gli studenti in sicurezza. Per questo faremo convenzioni anche coi privati per avere più autobus a disposizione”.

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