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Scafati, falsi voti all’alunno esonerato dalle lezioni: professore indagato Provincia e Regione 

Scafati, falsi voti all’alunno esonerato dalle lezioni: professore indagato

È accusato di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale e falsa produzione di documenti per aver assegnato voti mai conseguiti ad un suo studente nell’ora di religione: la vicenda, maturata in ambito scolastico rispetto alla frequentazione delle ore di religione, riguarda un istituto superiore di Scafati, dove il professore 54enne insegna. In particolare, l’uomo è stato infine denunciato dal preside dell’istituto dove lavora, perché l’alunno in questione era stato esonerato dalla materia. Dopo aver presentato regolare richiesta per non seguire le ore di lezione riguardanti la materia, con il nulla osta e l’autorizzazione a non presentarsi in classe, il ragazzo si è comunque visto assegnare i voti, infine, a fronte delle assenze di volta in volta registrate come previsto dalla libertà di culto, con la fattispecie del reato di falso realizzata in maniera evidente. Di fatto, l’insegnante ha messo i voti ad un alunno che non c’era, al punto da “guadagnarsi” la denuncia presentata dal dirigente scolastico alla Procura di Nocera Inferiore. Il lavoro di verifica è stato svolto dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri guidati dal luogotenente Alberto Mancusi, con l’attuale avviso di conclusione delle indagini preliminari a fare da materiale avviso di garanzia per l’indagato. I fatti si collocano tra il 10 e il 24 gennaio scorso- scrive la Città-, periodo incriminato e sottoposto alla prima fase di riscontro da parte del preside, con il successivo riscontro e l’acquisizione materiale dei dati, così come riportato sui registri regolarmente compilati dall’insegnante. Il professore ha commesso il presunto reato in qualità di pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni, attribuendo nel dettaglio due valutazioni, a fronte dell’esonero dalla frequentazione della materia ottenuta dall’alunno. Lo studente ha segnalato la cosa, arrivata al preside e poi finita all’attenzione della Procura coordinata da Antonio Centore. (foto archivio)

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