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Salute nell’era digitale: la sfida tecnologica per le assicurazioni Economia Italia e Mondo 

Salute nell’era digitale: la sfida tecnologica per le assicurazioni

Droni per la consegna dei farmaci, assistenti domestici robotizzati, health point presso le sedi di lavoro, ma anche device indossabili e app specializzate. La tecnologia sta contagiando anche il mondo della salute e delle assicurazioni con nuove soluzioni innovative all’insegna del risparmio, della personalizzazione e della prevenzione.

La parola d’ordine è innovazione
Oggi la salute è un’area ampia che va oltre la cura per abbracciare anche la prevenzione e il benessere, inteso come attività fisica, alimentazione e tempo libero. Le innovazioni in quest’area sempre più ampia sono molteplici, già presenti e in continua evoluzione: c’è il coach virtuale per suggerire stili di vita sani, device indossabili per la mappatura del rischio individuale, come i cerotti-sensore che rilevano in maniera continuativa i parametri vitali, App sulla salute e droni che consegnano i farmaci a domicilio.

Si tratta di una area di interesse per molteplici aziende appartenenti a diversi settori industriali (dal mondo finanziario, al farmaceutico, all’industria, alle telecomunicazioni, ecc), dove i “Tech Giant” sembrano indirizzare una buona parte dei propri interessi strategici. Non è un caso infatti che Amazon in collaborazione con JP Morgan e Berkshire Hathaway stia progettando la creazione di una società sanitaria e ospedali per i propri dipendenti. O ancora, Apple ha ricordato recentemente come conti di dar il suo maggiore contributo in ambito Benessere e Salute e, infine, Google ha recentemente acquistato la divisione smartwatch di Fossil.

Se in prima linea ci sono le big tech con la loro capacità di leggere i dati, anche le compagnie assicurative si stanno muovendo dimostranmdo un crescente interesse per l’innovazione come strumento per personalizzare i pacchetti offerti sul tema salute. “Il settore assicurativo è un compratore netto di tecnologia, non le produciamo – spiega Alberto Minali, amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni nel corso del meeting annuale dell’osservatorio Innovation by Ania dedicato a Innovazione e Welfare: salute e benessere nell’era digitale – Ora però i big data possono cambiare il paradigma. Se avessimo a disposizione i dati potremmo costruire soluzioni assicurative più precise”. Ma non solo big data. Reale Mutua per esempio sta progettando di creare degli ospedali virtuali dove attraverso i monitor sarà possibile mettere in videoconferenza paziente e dottore da remoto.

Salute al primo posto dei bisogni degli italiani
Il binomio Benessere e Salute è il bisogno primario più importante per gli italiani. Lo confermano i dati emersi dal sondaggio Deloitte condotto con SWG: è la principale area di spesa per il 74% degli italiani. Un trend che difficilmente si invertirà nei prossimi anni con solo il 10% che prevede di spendere meno nei prossimi 5 anni. Benessere e Salute è anche la principale area di preoccupazione, in maniera anche superiore a tematiche di estrema attualità, come ad esempio il problema del lavoro o la sicurezza del paese: lo dichiara il 60% degli italiani. Tuttavia l’approccio degli italiani verso la salute è ancora molto tradizionale: nel 79% dei casi ci si rivolge ai medici o attraverso la diagnostica tradizionale (24% dei casi), mentre solo il 7% degli intervistati dichiara di avvalersi di wearable device o applicazioni digitali. (fonte: finanza.com)

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