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Salerno, il coordinamento scuole aperte: “Uno scempio contro il diritto all’istruzione” Attualità Primo piano 

Salerno, il coordinamento scuole aperte: “Uno scempio contro il diritto all’istruzione”

Il coordinamento Scuole Aperte Salerno torna all’attacco. “Niente di nuovo dalla costola deluchiana: con l’ultima ordinanza, che segue quella del 24 novembre, il Sindaco di Salerno impone la chiusura delle scuole fino al 7 dicembre lasciando fuori anche le bambine e i bambini dell’Infanzia e della prima elementare ammessi, ma non concessi dall’Ordinanza regionale n. 92. Ammessi ma non concessi è l’ossimoro che rende l’idea visto che il Presidente De Luca aveva scaricato le responsabilità di apertura o di chiusura sui Sindaci, sentito il parere dei Dirigenti scolastici. E così, a partire dalle Ordinanze sindacali con in testa quella del 24 novembre del sindaco Napoli, sono venute fuori le mostruosità che vorrebbero giustificare questo scempio che si sta perpetuando ai danni del diritto all’istruzione nella nostra Regione. E quali sarebbero i motivi?” La mancanza dei dati dello screening e i problemi organizzativi evidenziati dai Dirigenti scolastici racconta il Sindaco di Salerno – affermano dal coordinamento- “prontamente smentito dagli stessi Dirigenti scolastici che hanno le scuole pronte da settembre avendo utilizzato ogni tipo di risorsa a disposizione compresa la didattica mista dove non è stato possibile garantire il distanziamento, chiedendo anche il potenziamento del personale docente e ATA. Sui dati di contesto che dovrebbero venire fuori da uno screening di massa se ne parla da mesi e niente è stato fatto finora, ma adesso si farà secondo le ultime promesse utili solo a prendere altro tempo fino alla prossima ordinanza dell’8 dicembre. Nella nostra Regione siamo esclusi dal mondo reale, visto che là fuori, anche a n zona rossa, le Scuole sono aperte fino alla Prima media perché si ascolta il parere di illustri scienziati e medici, tra questi il dottore Locatelli  presidente del Consiglio Superiore di Sanità, che dichiarano che la Scuola è una fonte insignificante di trasmissione del Covid 19, perché si ascolta il parere di autorevoli pedagogisti e psicologi che denunciano i gravi danni sull’apprendimento e sulla socialità legati alla chiusura delle Scuole . Fino a quando si abuserà della nostra pazienza?”

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