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Salerno, controlli nella movida: è rivolta dei gestori Cronaca Primo piano 

Salerno, controlli nella movida: è rivolta dei gestori

Sono 51, tutti imprenditori – alcuni storici – della movida salernitana. Sono in rivolta, vessati, dicono, dalla burocrazia, persi in un labirinto di regole contraddittorie, tarpati dai controlli continui e incapaci di reagire all’inesorabile declino della movida cittadina.

Compatti e determinati, hanno voluto un faccia a faccia con l’assessore al Commercio, Dario Loffredo , e il deputato del Pd, Piero De Luca . «Non vengono a fare controlli, ma a chiuderci », sbotta senza mezzi termini, Armando Mirra , titolare del Sea Garden. «Si sta diffondendo sempre di più un atteggiamento di aggressività nei confronti della night life. Siamo sottoposti – continua – a ispezioni da parte di decine di enti con un approccio di criminalizzazione verso imprenditori che sono persone e rappresentano un settore economico importante per la città con oltre 3mila occupati…».

È un incontro tecnico con politica e amministrazione, ma si trasforma presto in uno sfogatoio. «La capienza non è un reato – rivendicano infatti alcuni degli imprenditori – far chiudere un locale per questa ragione è un abuso… Il gestore ha la possibilità di far allontanare le persone in eccesso e risolvere la questione senza soluzioni drastiche come quella della chiusura immediata». Perché anche un solo giorno di stop «significa perdere soldi e bloccare il lavoro di tanti giovani ». Per questo i gestori chiedono, soprattutto all’Amministrazione, che riordini le norme in materia e supporti i manager della notte.

«Chi paga davvero – insiste Luigi Sica , proprietario del Caffè Verdi sono gli imprenditori onesti, quelli che sono riconoscibili perché chi infrange le regole non compare nemmeno. Le forze dell’ordine controllano sempre gli stessi locali perché si sa noi dove siamo…». (fonte: lacittadisalerno.it)

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