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Salerno, Camera di Commercio alla Bit di Milano per la “Terra dei Miti” Attualità Economia Primo piano 

Salerno, Camera di Commercio alla Bit di Milano per la “Terra dei Miti”

Si è tenuto a Milano, in occasione della Bit 2023, l’evento “La terra dei miti – accoglienza e ospitalità nei siti patrimonio Unesco di Salerno e provincia”. L’iniziativa, organizzata con il supporto di Regione Campania e Unioncamere Campania, ha avuto l’obiettivo di presentare le eccellenze turistiche di Salerno e provincia, anche attraverso l’esperienza diretta di uno show-cooking di prodotti tipici della dieta mediterranea e della lavorazione di prodotti in ceramica tradizionale ed artistica.

Ai lavori sono intervenuti: Andrea Prete, Presidente Unioncamere e Felice Casucci Assessore Semplificazione e Turismo Regione Campania, che saranno seguiti da una tavola rotonda moderata da Raffaele Esposito, Coordinatore Gruppo Lavoro Turismo della Camera di commercio di Salerno, con la partecipazione di Roberto Di Vincenzo, Presidente Isnart; Elena Di Raco, Responsabile Ufficio Studi Enit; Alessandro Ferrara, Assessore al Turismo del Comune di Salerno.

“L’iniziativa di oggi ha un duplice obiettivo – spiega Andrea Prete, Presidente di Unioncamere e della Camera di commercio di Salerno – da un lato valorizzare le eccellenze della Campania e della provincia di Salerno, dall’altro raccontare il piano infrastrutturale che la Regione Campania sta mettendo a punto per incrementare il flusso di turisti dall’Italia e dal mondo. Il principale è certamente l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, che sarà operativo dal 2024 e permetterà al territorio di essere ancora più attrattivo”.

Nel corso dell’iniziativa è stata presentata la ricerca “Il turista in Campania 2022 nella prospettiva di un nuovo turismo nazionale culturale ed esperienziale”, dalla quale emergono alcuni dati interessanti rispetto al comparto turistico campano.

Di seguito un breve abstract dei dati salienti (si allega ricerca completa).
In Campania sono presenti 65.829 imprese turistiche, così suddivise con netta prevalenza di attività legate alla ristorazione (69,4%), seguite dall’ospitalità (13,3%). La metà delle imprese della filiera turistica si concentra a Napoli (52%); segue Salerno con il 25% sul totale regionale; e Caserta con il 13%.

Dalla ricerca emerge che il 43% delle scelte sono dovute ai turisti cosiddetti “repeaters” che, dopo la prima esperienza, ritornano sul territorio. La Campania viene scelta principalmente per la ricchezza del patrimonio (43%), in particolare la provincia di Salerno richiama per interessi naturalistici (18,7%) ed enogastronomici (16,9%), entrambi i dati sono superiori rispetto alla media regionale.

Più nel dettaglio, i turisti italiani e stranieri scelgono la provincia di Salerno per interessi naturalistici (lo fa il 18,7% mentre in Campania il 12,3%), enogastronomia (16,9% rispetto al 13,7% della Campania), assistere ad un evento (13,8% rispetto all’8,3% della Campania), fare shopping (10% mentre la Campania 6,4%), lo stile di vita italiano (8,4% – mentre in Campania 6,6%) e perchè è una località esclusiva (9,8% rispetto al dato Campania 5,9%).

Circa le attività svolte dai turisti durante la vacanza, la provincia di Salerno segue l’andamento regionale, ma si posiziona sopra la media per escursioni e gite (58,7% rispetto a 56,2% della Campania), il mare (34,4% rispetto al 25,4% della Campania), le degustazioni di prodotti enogastronomici (29,1% rispetto al 20,5% della Campania), per le attività sportive (11,9%) e la partecipazione ad eventi (10,5%).

Va sottolineato, inoltre, il dato relativo alla spesa media giornaliera pro capite (alloggi esclusi) di italiani e stranieri che, per la provincia di Salerno, ammonta a 97 euro rispetto alla media regionale di euro 84.

L’Unioncamere Campania, per attrarre turismo nazionale e internazionale, ha dato vita al progetto “Campania Felix”, ideato da Isnart, nel quale la destinazione turistica è fortemente caratterizzata sia dal prodotto della cultura materiale (musei, siti archeologici…) sia dalla cultura immateriale (eventi, rassegne…). Il modello ha unito l’analisi del dato dei fenomeni turistici con le reali necessità e percezioni degli operatori del territorio. Ciò ha permesso di riconoscere e valorizzare il ruolo degli stakeholder e delle imprese locali.

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