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Salerno, baby calciatori: pizzo e tratta dei piedi buoni Calcio Sport 

Salerno, baby calciatori: pizzo e tratta dei piedi buoni

Tremilacinquecento euro per “liberare” il proprio figlio di quattordici anni e permettergli di cambiare società calcistica. Con la consegna del danaro, in contante come richiesto per evitare di lasciare ogni traccia, a poche centinaia di metri dalla sede a Salerno della delegazione provinciale della Federazione Italiana Gioco Calcio. E’ il costo-gabella imposto da chi gestisce le scuole calcio senza scrupolo ed in barba a qualsiasi valore dello sport. Pagato da una famiglia per permettere al proprio figlio di continuare a cullare la passione per il gioco del calcio da altri evidentemente travisata fino alla richiesta di danaro per concedere lo svincolo dal club di appartenenza. Inutili i tentativi messi in campo dai genitori del calciatore, ma altrettanto si è verificato in tanti altri casi, di eludere la richiesta di danaro per un trasferimento dovuto, tra l’altro, al cambio di città dell’intera famiglia e non alla volontà di inseguire il sogno di favorire altrove l’ascesa all’Olimpo del calcio. Una volta ottenuto quanto richiesto, ossia la somma di tremilacinquecento euro, in cambio il legale rappresentante della scuola calcio per cui il baby calciatore era tesserato ha apposto la firma per la liberatoria sui moduli della Federcalcio permettendo al giovane di poter essere cartellinato da un’altra società. Pochi minuti per celebrare l’iter burocratico e, contestualmente, tanti sacrifici in fumo ossia quelli dei genitori relativi al mettere insieme i tremilacinquecento euro. (fonte: lacittadisalerno.it)

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