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Salernitana, Bernardini: “Non rientravo nei piani, l’intenzione della società di aiutarmi nelle cure non c’era più” Calcio Salernitana Sport 

Salernitana, Bernardini: “Non rientravo nei piani, l’intenzione della società di aiutarmi nelle cure non c’era più”

Dopo quattro anni e tanta sfortuna, pur lasciando un ricordo piacevole anche per la signorilità di come ha affrontato i problemi personali e fisici, Alessandro Bernardini ha rescisso con la Salernitana. Il difensore di Domodossola racconta la sua esperienza in granata nell’edizione odierna de il Mattino. Proverà a ritrovare le gioie del campo altrove. Sull’addio ai granata il centrale difensivo si mostra dispiaciuto: “Non vado via col sorriso. Avevo altri due anni di contratto ma non rientravo nei piani, era una scelta da fare di comune accordo. Ho preferito provare a guarire per conto mio, visto che l’intenzione della società di aiutarmi nelle cure non c’era più”. Una vicenda che lo ha segnato e ha influenzato il suo rendimento nelle ultime stagioni: “Ho affrontato una problematica seria, nonostante due interventi chirurgici. A settembre scorso mi ridussi al minimo lo stipendio, pensavo che nel giro di poco sarei rientrato. Dopo sei mesi: mi interessava solo tornare a giocare, non i soldi. Avevo già fatto un’operazione, poi è venuta la seconda. Purtroppo non è stata risolutiva: c’erano avvisaglie di miglioramenti, mi allenavo e dopo un paio di settimane stavo di nuovo male”. Piccolo passo indietro sulla telenovela dello scorso anno, con il rinnovo del contratto ufficializzato in estate: In verità, era fatta per il rinnovo già ad agosto, c’era ancora Bollini. Il club dava un ok su determinate cifre, però poi misteriosamente non depositava il contratto. Saranno forse sorte problematiche di comunicazione, non credo volessero fare i furbi. Però la situazione andava a mio discapito, per cui mi guardai intorno. Iniziai pure a star male e dovevo tutelare la mia carriera: il Novara mi offrì di tornare vicino casa, avrei fatto una scelta di vita. Alla fine, sono rimasto a Salerno”. Sui rimpianti in granata: “Gli infortuni, ma non puoi controllarli. Spesso ho giocato sul dolore. Se fossi stato più aiutato dal punto di vista clinico, forse sarei stato più avanti nel percorso. Non voglio polemizzare, ma ho pagato di tasca mia operazioni e riabilitazioni. Ho sempre fatto tutto da solo, compresa la ricerca dei medici”. (fonte Salernitana News)

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