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Russia, 9 maggio. Putin: “Dalla Nato minaccia a nostri confini” Attualità Italia e Mondo Primo piano 

Russia, 9 maggio. Putin: “Dalla Nato minaccia a nostri confini”

“I Paesi della Nato non hanno voluto ascoltarci, quando lo scorso dicembre abbiamo proposto di definire un accordo sulla sicurezza”. Così il presidente russo Vladimir Putin in occasione del 9 maggio, Giornata della grande vittoria in Russia in ricordo della fine della Seconda guerra mondiale. “Significa che avevano altri progetti. Avevano preparato apertamente un’altra operazione punitiva nel Donbass, una aggressione nelle nostre terre storiche, inclusa la Crimea, a Kiev si è parlato di ripristinare le armi nucleari. Il blocco Nato ha iniziato a militarizzare i territori vicino ai nostri confini. E questo per noi rappresentava una minaccia inammissibile ai nostri confini”, ha sottolineato aggiungendo: “Chi ha vinto la Grande guerra ci ha chiesto di rimanere vigili perché non si ripeta una guerra mondiale”, ha affermato quindi. Putin ha ricordato che i sovietici durante la Grande guerra patriottica “hanno battuto il nemico nei pressi di Mosca, Kursk, Stalingrado, Minsk, Sebastopoli, Kharkiv, Leningrado”. E, nel solco del messaggio della propaganda di Mosca, ha citato il secondo termine dell’equazione: “Anche voi oggi combattere per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria, della Russia”. “Noi siamo fieri dei vincitori, siamo loro eredi”, ha aggiunto congratulandosi con “compagni ufficiali e sottufficiali, compagni generali e ammiragli per il 77esimo anniversario della grande vittoria”. Putin, che durante il discorso ha chiesto un minuto di silenzio per i militari uccisi durante la Seconda guerra mondiale e per quelli nei combattimenti in corso nel Donbass, ha detto ancora: “Il pericolo è cresciuto ogni giorno, la Russia ha dato un colpo preventivo” ed “è stata una misura necessaria e assolutamente giusta, la decisione di un Paese sovrano autonomo e forte”. Una grande parata è stata organizzata in occasione del 77esimo anniversario nella Piazza Rossa di Mosca con circa 11.000 soldati, carri armati e altre attrezzature militari. Cancellato invece lo show aereo. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha citato le condizioni meteo per spiegare il cambio di programma. Nei giorni precedenti la giornata della vittoria, a Mosca aerei militari avevano provato le formazioni spettacolari, in particolare una formazione a “Z”, la lettera dell’alfabeto latino usata come simbolo dell'”operazione militare speciale” iniziata il 24 febbraio scorso in Ucraina (fonte adnkronos  e foto open)

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