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Roghi e aria irrespirabile ad Angri, l’ira dei residenti della pedemontana Primo piano Provincia e Regione 

Roghi e aria irrespirabile ad Angri, l’ira dei residenti della pedemontana

Roghi tossici e aria irrespirabile, i residenti dell’area pedemontana di Angri lanciano l’allarme e puntano il dito contro i mancati controlli. «Una situazione – raccontano – che prosegue senza sosta dall’inizio dell’estate. Dalle sei di mattina sono visibili coltri di fumo nero, non conosciamo la natura dei materiali dati alla fiamme, ma non può trattarsi solo delle erbacce da giardino».

Secondo il decreto legge Terra dei fuochi, approvato a febbraio del 2014, bruciare illecitamente rifiuti è reato. In aiuto interviene anche un’ordinanza del Comune di Angri, che stabilisce che l’accensione dei fuochi è consentita solo per la pulizia dei fondi agricoli e solo se sterpaglie e residui vegetali sono secchi. Il provvedimento fissa anche le fasce orarie e il raggio di azione dalle abitazioni limitrofe. Direttive che vengono puntualmente disattese complice l’impossibilità di assicurare controlli capillari, considerato che i roghi vengono spesso appiccati nel cuore della notte.

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