You are here
Riabilitazione, l’appello dei terapisti del Centro Angrisani per il ripristino del servizio su 200 degenti Attualità Provincia e Regione 

Riabilitazione, l’appello dei terapisti del Centro Angrisani per il ripristino del servizio su 200 degenti

A Nocera Inferiore continua il braccio di ferro tra il centro di riabilitazione Angrisani e il distretto sanitario 60 dell’Asl Salerno. Questa volta scendono in campo i terapisti che, non solo vedono compromettere il loro lavoro, ma anche l’utilità delle terapie che vengono interrotte anche per diversi mesi. “Come terapisti del Centro Luigi Angrisani rivolgiamo un appello perché si ponga fine ad una situazione che ogni giorno diventa più drammatica e che vede circa duecento pazienti, perfino bambini di undici mesi, senza cure. Al blocco illegittimo (lo ha stabilito il Giudice) delle terapie nell’anno scorso, si aggiunge la negazione della continuità terapeutica.  Fino allo scorso anno la continuità terapeutica veniva garantita a tutti i pazienti che terminavano la terapia ma che secondo il medico prescrittore e la commissione UVBR dovevano continuare le terapie. Infatti, in questi casi, prima della scadenza del ciclo precedente la commissione ne prescriveva un altro e l’ufficio amministrativo dava subito l’autorizzazione. Tutto questo in applicazione delle linee Guida sulla riabilitazione che affermano: “nel caso in cui si evidenzia una nuova necessità nell’ambito del progetto questo è sottoposto alla revisione con aggiornamento dei programmi garantendo all’utente la continuità terapeutica durante la revisione”. (Delibera regionale 482/04).  Oggi tutto questo non avviene più. Perché? Ci dicono a causa di una circolare. Ma una circolare non può contraddire le norme. E infatti è stata contestata da tutte le associazioni. Ci dicono che hanno un mese per dare il rinnovo delle autorizzazioni. Ma la terapia prescritta dai medici non può essere interrotta neanche per un giorno perché così si danneggiano le persone anziché curarle. E si sperpera il denaro pubblico, perché si vanifica il risultato ottenuto con le precedenti terapie.
Si interrompe anche la continuità assistenziale: noi terapisti non potremo garantire, alla ripresa delle terapie, che i malati saranno seguiti da chi li ha già in cura. Ed è un fatto gravissimo per i pazienti e per noi. Tutto questo sembra una violenza gratuita e immotivata contro i pazienti del Centro Angrisani, considerati numeri e non cittadini in stato di bisogno. Il Direttore Tecnico del centro ha scritto al Direttore del Distretto e per conoscenza al Direttore generale della ASL. Non c’è stata nessuna risposta. Nessuna. Per questo ci appelliamo a tutti perché l’indifferenza non vinca contro l’umanità”.

scritto da 







Related posts