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Reddito d’inclusione, migliaia in attesa nell’Agro nocerino sarnese Economia Primo piano 

Reddito d’inclusione, migliaia in attesa nell’Agro nocerino sarnese

Solo un nono di coloro che hanno presentato domanda per il reddito d’inclusione ad oggi sono percettori effettivi del sussidio nell’ambito territoriale S1 – 03. È questa la situazione attuale con cui si trovano a fare i conti i cittadini richiedenti nei quattro paesi che fanno capo all’azienda consortile Agro Solidale.

Nei comuni consorziati ossia Pagani, Sarno, San Marzano, San Valentino, la città di Sant’Alfonso pesa intorno al 40% del totale, con oltre novecento domande finora consegnate. Un numero consistente che la rende capofila tra i richiedenti in difficoltà.

Le domande presentate dalla partenza della misura di contrasto alla povertà sono 2835. La soglia dei tremila è dunque vicina, ma non l’espletamento di tutte le domande presentate. Un fiume di persone attende da mesi gli aiuti economici e un progetto che li faccia risollevare dalla loro complessa situazione sociale, così come previsto dalla misura nazionale Eppure il meccanismo complesso sconta l’estrema lentezza del concretizzarsi delle istruttorie. Ad oggi sono solo 224 i percettori effettivi del sussidio economico nei quattro paesi dell’ambito. Un dato causato da molteplici motivazioni. In particolare secondo quanto spiegato dal direttore dell’azienda consortile,Porfidio Monda, una delle ragioni principali è dovuta al controllo delle pratiche da parte dell’Inps. Moltissime domande sono, infatti,ferme in riesame, il che provoca rallentamenti. Il totale in questo casoè di 728 istanze in valutazione per via probabilmente di anomalie riscontrate o di qualche imprecisione che dovrà essere oggetto di riscontro attraverso l’analisi dei dati incrociati. Un aspetto su cui Monda si dice fiducioso: «Abreve queste domande in riesame saranno sbloccate e si arriverà all’erogazione del sussidio ad oltre mille famiglie. Le pratiche lavorate e in fase di erogazione sono comunque sono oltre un terzo, è solo questione di tempo».

A rallentare in altri casi le pratiche vi sono le istanze in cui l’Isee deve essere aggiornato o è già in via di aggiornamento. Rispetto al ritmo del sistema nazionale, l’azienda consortile pur riscontrando problemi di carenza di personale rispetto alle esigenze, cerca di tenere il ritmo attraverso la cura dei progetti personalizzati, seconda fase indispensabile del Rei.

Anche in questo caso i numeri non sono alti, ma superano, anzi raddoppiano, il totale dei sussidi erogati. I progetti pronti per le famiglie destinatarie sono 526, di questi 68 hanno previsto e concretizzato l’attivazione un tirocinio. Un altro dato interessante riguarda coloro che hanno presentato domanda. Nella maggior parte dei casi (1584 domande su 2835) si tratta di una donna. Fonte: La Città di Salerno

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