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Primario della cinica Tortorella arrestato a Salerno, su facebook nasce un gruppo a sostegno di Carmine Napolitano e del collega Marco Clemente Attualità Primo piano 

Primario della cinica Tortorella arrestato a Salerno, su facebook nasce un gruppo a sostegno di Carmine Napolitano e del collega Marco Clemente

Un gruppo di solidarietà su Facebook per Carmine Napolitano e Marco Clemente, i due chirurghi indagati per diversi casi di presunti omicidi colposi su pazienti operati alla Tortorella. Nelle scorse ore, infatti, è nato il blog “Giù le mani dai dottori Napolitano & Clemente”. Sono già circa 200 i “mi piace” e di questi si possono vedere solo coloro che sono amici dell’internauta che consulta la pagina. Tra like e commenti positivi ci sono pazienti, conoscenti e qualche chirurgo del “Ruggi”, dove per anni Napolitano ha lavorato. Nelle informazioni del gruppo si legge che la pagina è stata creata «per raccontare chi sono davvero i dottori Carmine Napolitano e Marco Clemente. Due professionisti inappuntabili ed umani che prestano la loro scienza medica al servizio dei pazienti». Tra i post c’è quello di una paziente di Salerno che è stata sottoposta a un’importante intervento chirurgico da Napolitano in un periodo poco dopo quello per cui la procura indaga: «Il decorso operatorio si è svolto in maniera eccellente – scrive come riportato da La Città- il dottore Napolitano ha saputo anche sostenermi moralmente e psicologicamente… La degenza e l’operazione non hanno richiesto gravosi impegni finanziari (diversamente in una mia prima consulenza in una struttura pubblica di Napoli mi avevano chiesto 40mila euro per l’intervento, solo per accelerare perché in pericolo)». Non mancano le parole di un collega del chirurgo, in questo caso un medico di Salerno che lavorerebbe all’estero o quantomeno fuori regione, che scrive: «Non conosco personalmente Napolitano ma ricordo di averlo visto operare durante un congresso in diretta, quando ero ancora giovane specializzanda, e di essere rimasta impressionata per la sua bravura».

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