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Primarie Pd, code ai seggi in centro. Lite tra dirigenti, a Salerno oscurati gli avversari di De Luca Politica Primo piano 

Primarie Pd, code ai seggi in centro. Lite tra dirigenti, a Salerno oscurati gli avversari di De Luca

Una bambina piange tra i manifesti del Pd. Piange per la paura. Ha appena visto suo padre, presidente di un seggio per le primarie, venire quasi alle mani con un membro della commissione di garanzia. Volano schede elettorali, rissa sfiorata e le urla: «Vergogna, per questo la gente non ci vota». E’ successo ieri mattina al quartier generale di Agnano, hotel dove si distribuivano l kit per i seggi. Vigilia delle primarie segnata dai veleni. Denunce di “imbrogli” a Ercolano al punto che il Pd nazionale ha mandato un “osservatore” all’ombra degli Scavi.

Tensioni fino all’ultimo sulla scelta di un paio di seggi in città, tra Arenella e San Giovanni a Teduccio, dove si consuma lo scontro eterno tra correnti. E Salerno si ritrova tappezzata di manifesti con il simbolo ufficiale del Pd e gli avversari del governatore De Luca oscurati: niente nomi e liste di Nicola Zingaretti e Roberto Giachetti, solo Maurizio Martina e il candidato al regionale Leo Annunziata. Oggi si vota. Dalle 8 alle 20, 2 euro per i non iscritti, 569 seggi in Regione, 2 mila volontari impegnati tra presidenti e scrutatori. Alle precedenti primarie 2017 si raggiunsero i 160 mila votanti. Cifra eguagliabile? Di sicuro la Campania è un’incognita: nel voto dei soli scritti, circa 23 mila, un mese fa l’ha spuntata Martina trascinato dal governatore De Luca, ribaltando qui in regione il dato nazionale che ha visto primeggiare Zingaretti.

Nella competizione regionale dove Annunziata, il candidato di De Luca, con tutte le alleanze dalla sua parte, si presenta contro Umberto Del Basso De Caro e Armida Filippelli. (fonte: napoli.repubblica.it)

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