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Porto di Salerno, Piana del Sele e porticciolo di Scario a rischio sommersione Attualità Primo piano Provincia e Regione 

Porto di Salerno, Piana del Sele e porticciolo di Scario a rischio sommersione

Non c’è solo Venezia! I porti di Napoli e Salerno, il tratto costiero della Piana del Sele, il porticciolo di Scario sono a rischio inondazione per l’innalzamento del Mar Mediterraneo e i cambiamenti climatici. L’allarme, lanciato dall’Enea e da numerosi studiosi internazionali, diventa sempre più d’attualità. Ad incidere pesantemente sullo stato di salute, già precario, di vaste zone del Mar Tirreno, oltre all’innalzamento dei mari, provvede anche il peso crescente dei centri urbano, dovuto alle costruzioni massicce. L’emergenza maggiore interessa la provincia di Salerno e in particolare la Costa Sud dove si prevede l’innalzamento del mare da un minimo di 50 centimetri a un massimo di 1,40 metri. Per studiare le variazioni del livello del Mediterraneo, il team di ricerca ha preso in esame 13 siti archeologici sulle coste di Italia, Spagna, Francia, Grecia e Israele, in luoghi dove venivano estratte le mole olearie, cioè le grosse pietre utilizzate per la macinazione delle olive. In Italia l’indagine si è concentrata in tre aree del sud, tra queste il comune di Scario dove il livello del mare si è innalzato di circa 15 cm negli ultimi mille anni.  In base ai dati diffusi dall’Agenzia, entro la fine del secolo l’innalzamento del mare lungo le coste italiane è stimato tra 0,94 e 1,035 metri (modello cautelativo) e tra 1,31 metri e 1,45 metri (su base meno prudenziale). Sommando, così, la superficie delle 15 zone costiere già mappate, si arriva a un’estensione totale a rischio inondazione per le coste italiane di 5.686,4 chilometri quadrati, pari a una regione come la Liguria e la Campania, in particolare la Costa Sud della provincia di Salerno è considerata tra le maggiori indiziate.

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