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Pontecagnano, Sinistra Italiana: “No agli impianti di compostaggio* Cronaca 

Pontecagnano, Sinistra Italiana: “No agli impianti di compostaggio*

“Nonostante le manifestazioni dell’anno scorso, la finta scelta condivisa da parte dell’amministrazione e le contestazioni al sindaco, si è deciso in giunta di approvare tale progetto in barba a qualsiasi sensibilità verso i cittadini”. È il commento di Sinistra Italiana contraria alla scelta della Giunta Comunale di Pontecagnano Faiano di approvare il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’impianto di Compostaggio Anaerobico localizzandolo definitivamente in località Sant’Antonio, mettendo così fine alla farsa della scelta di dove collocarlo visto che la prima, e secondo noi unica, ipotesi era proprio quell’area” fa notare sempre Sinistra Italiana in una nota.

I rappresentanti del raggruppamento politico fanno notare che l’impianto si collocherebbe all’interno di un territorio non solo urbanizzato ma anche caratterizzato da produzioni agricole di eccellenza, che di recente ha ricevuto il riconoscimento europeo DOP della rucola, e di industrie agro alimentari di cui una proprio di fianco all’impianto. Non dimenticando l’importante area archeologica che copre praticamente quasi tutto il territorio comunale.

 “Questa vocazione oramai centenaria rischia di essere seriamente danneggiata da questo impianto senza che vi sia una giustificabile contropartita sociale ed economica– si legge ancora nella nota- soluzioni alternative più sostenibili da tutti i punti di vista ci sono a partire dall’utilizzo di impianti di compostaggio esistenti come quello di Salerno dichiaratamente sottoutilizzato e collocato in un’area industriale più adeguata”. Una delle proposte formulate riguarda l’area di Sardone dove era già previsto un impianto di compostaggio finanziato dalla Regione che potrebbe essere risanata e convertita per questo utilizzo oltre ad ospitare gli impianti di trattamento del rifiuto secco.

 “Al di là delle alternative andrebbe fatta una riflessione sul tipo di impianto. Spendere venticinque milioni di euro, inizialmente erano ventiper un impianto di compostaggio anaerobico che produrrà semplicemente biometano, in quanto il compost che ne deriverà sarà di bassa qualità e non utilizzabile in agricoltura, ci appare quantomeno anacronistico visto che l’impianto sarà realizzato tra qualche anno” sostiene Sinistra Italiana facendo notare che  l’Organizzazione Mondiale della Sanità già dal 2018 prescrive agli stati di andare verso emissioni zero e di abbandonare la combustione a favore di fonti energetiche non inquinanti. Pertanto, produrre biogas sarebbe inutile e dannoso.

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