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Polisportiva Salerno Guiscards, il passo falso di Pontecagnano complica i piani del team calcio Sport 

Polisportiva Salerno Guiscards, il passo falso di Pontecagnano complica i piani del team calcio

Come un fulmine a ciel sereno, il team calcio della Salerno Guiscards perde la prima gara del girone di ritorno e vede fermarsi a sei giornate la striscia di risultati utili consecutivi. Nel match disputato domenica scorsa al campo “XXIII Giugno 1978” di Pontecagnano contro la coriacea e mai doma Pegaso, gli uomini della società cara al presidente Pino D’Andrea vanno incontro al più inaspettato degli scivoloni stagionali, giocandosi con ogni probabilità le poche speranze di agguantare, con una clamorosa rimonta, la zona playoff.  Seppur con una partita in più, sono dieci i punti che adesso separano il quinto classificato Cerrone dai foxes: difficile riuscire ad accorciare le distanze a cinque giornate dalla fine del torneo. L’harakiri in terra picentina ha profondamente segnato l’animo dell’allenatore Domenico Amendola, amareggiato per quella che può rappresentare la sconfitta più bruciante dell’annata 2018/19: «Per come abbiamo condotto la gara con la Pegaso – afferma il tecnico della Salerno Guiscards –, dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità, io in primis, e pronunciare un sentito mea culpa. È parso evidente che sia mancato lo spirito giusto per affrontare i nostri avversari con determinazione. Il dato più evidente è che siamo indietro per effettuare il salto di qualità sulla tenuta mentale della squadra». Parole forti, in cui la delusione non ancora smaltita si mischia alla consapevolezza che è ancora corposo il lavoro da fare per crescere e migliorare sotto diversi punti di vista: «Continueremo a sudare durante la settimana, impegnandoci come sempre e provando a smussare quelli che sono i nostri limiti. Non bisogna, comunque, disperarsi. Proseguiamo nel nostro cammino di crescita, valorizzando quello che per me rimane un gruppo fantastico». L’ultimo risultato negativo sembra aver tagliato le gambe ai Guiscards, ma Amendola si dimostra ancora carico e voglioso di poter dimostrare quanto valgono i suoi ragazzi ultime cinque sfide del torneo: «Ci sono ancora delle opportunità per toglierci delle soddisfazioni importanti, anche se dovessimo mancare i playoff. L’obiettivo rimane quello di fare più punti possibile: la matematica non ci vede fuori dalla corsa e non abbiamo intenzione di chiudere il campionato con lo scrupolo di non aver dato il massimo in ogni gara. Personalmente, ho lo scopo di far crescere ancora di più la squadra, provando a lasciare sempre qualcosa ai ragazzi che ho avuto l’onore di allenare».  L’esperto centrocampista Luca Nicastro è riuscito a tornare in campo dal primo minuto, dopo un periodo che l’ha visto forzatamente lontano dai terreni di gioco. Nelle sue parole traspare l’amarezza per un risultato beffardo, ma anche la convinzione di voler dare tutto sino all’ultima giornata: «Quella con la Pegaso è stata una partita in cui abbiamo giocato davvero male – dichiara il jolly della linea mediana della Salerno Guiscards –, eccezion fatta solo per i primi dieci minuti del match, in cui sembravamo essere arrembanti. È una sconfitta che brucia e che ci allontana dalla zona playoff, ma sento di dire, anche a nome dei miei compagni, che venderemo cara la pelle sino all’ultima gara che ci vedrà protagonisti, senza regalare niente a nessuno». Divenuto parte integrante e leader indiscusso dello spogliatoio dei foxes, Nicastro non lesina una frecciatina rivolta alla contestata direzione di gara, concentrandosi in seguito sulle sue personali impressioni inerenti al ritorno in campo dopo più di un mese: «A parer mio, c’erano tre rigori netti a nostro favore: uno di questi ha addirittura portato alla loro seconda marcatura, non riesco proprio a spiegarmi come l’arbitro non abbia visto niente. Anche se questo non deve rappresentare un alibi, siamo noi i primi responsabili di questo passo falso. Non sono contento della mia prestazione perché so che posso fare meglio e dare di più alla squadra, pur sentendomi bene fisicamente e non accusando affatto la consistente sosta che mi ha tenuto lontano dal campo».

mm

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