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Pizzo e usura, gli strozzini non vanno in quarantena: allarme di Sos Impresa Salerno Attualità 

Pizzo e usura, gli strozzini non vanno in quarantena: allarme di Sos Impresa Salerno

Usura ed estorsione non vanno in quarantena.
COSTRETTI A STARE A CASA, MA NON A STARE ZITTI.
E’ il claim della Campagna di prevenzione realizzata da Giuseppe Napoli e lanciata dall’associazione Sos Impresa Salerno, impegnata, anche in questa fase di emergenza COVID-19, a tenere alta l’attenzione sui prestiti a tassi usurai, sui reati di estorsione e sul rischio di sovraindebitamento.
In uno scenario come quello disegnato dall’emergenza sanitaria che ha colpito il nostro Paese nelle ultime settimane, l’economia nazionale attraversa senza dubbio il suo periodo più critico. A farne le spese sono, in particolare, le piccole e medie imprese e il vasto settore delle professioni, realtà che vedono drasticamente ridotte, se non azzerate, le entrate necessarie a garantire la sopravvivenza della propria attività e le necessità quotidiane delle proprie famiglie. Ed è proprio in questi interstizi che la criminalità, organizzata e non, tenta di prendere il sopravvento mettendo le mani sulle imprese e con le spalle al muro le famiglie in difficoltà.
L’arma più potente ed efficace con cui la criminalità riesce ad occupare ampi settori dell’economia legale, impadronendosene, è la liquidità-scrive radioalfa-, ovvero la disponibilità di capitali illeciti frutto di attività di spaccio, prostituzione, usura o estorsione.
In altre parole, è in questo periodo di stallo che si può più facilmente cadere nella trappola di chi promette un aiuto immediato, magari dopo aver ricevuto il diniego della propria banca una momentanea crisi di liquidità.

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