Pisano: «Anche per la Corte d’Appello nessun inquinamento o illecito ambientale dalle Fonderie”
«Anche la Corte di Appello di Salerno – con sentenza di proscioglimento del 15.07 2022 – ha confermato come non vi siano elementi per sostenere che le Fonderie Pisano si siano giovate di un’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) irregolare, ma che la stessa sia pienamente legittima. Inoltre, non vi sono prove che dimostrino che le Fonderie Pisano abbiano rilasciato emissioni in atmosfera in violazione di qualsivoglia limite di sicurezza. Altresì – si legge nella nota – è emerso come le Fonderie Pisano non abbiano mai effettuato scarichi irregolari e fuori dai limiti autorizzati nel fiume Irno».
Guido Pisano precisa anche che «è stato giudiziariamente ribadito come le Fonderie Pisano non abbiano inquinato l’ambiente e non abbiano danneggiato la matrice aria e la matrice acqua. È emerso, inoltre, come le Fonderie Pisano non abbiano prodotto odori intollerabili». Per il rappresentante dell’azienda «la sentenza ha confermato come non via sia stata alcuna gestione illecita di rifiuti pericolosi, dichiarando prescritta la sola ipotesi di irregolare deposito interno allo stabilimento di rifiuti non pericolosi. Viene ribadito come le Fonderie Pisano si siano correttamente insediate in zona industriale e come sia stata abusiva la realizzazione di abitazioni nella stessa zona. Le stesse abitazioni hanno ricevuto il condono edilizio, ma questo non ha determinato la modifica della destinazione industriale della zona stessa».
I Pisano, in ogni caso, fanno presente che «dalla sentenza si arguisce la necessità di un maggiore impegno dell’Autorità Pubblica a sostegno del processo di delocalizzazione a Buccino che le Fonderie Pisano hanno di propria iniziativa avviato e sviluppato»