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Pagani, la procura chiede l’archiviazione per il consiglio straordinario sull’incandidabilità di Gambino. Decide il giudice Provincia e Regione 

Pagani, la procura chiede l’archiviazione per il consiglio straordinario sull’incandidabilità di Gambino. Decide il giudice

Non ci fu alcun reato nel non aver convocato, da parte del consiglio comunale di Pagani, una seduta straordinaria per discutere dell’incandidabilità dell’allora sindaco, Alberico Gambino. Così la procura ha chiesto l’archiviazione di un fascicolo contro ignoti, che ipotizzava l’accusa di rifiuti o omissione di atti d’ufficio. Tutto era partito da una lettera, a firma del presidente dell’assise Vincenza Fezza, che rispondeva ad un’istanza di quattro consiglieri comunali di opposizione, che avevano chiesto predisposizione di «tutti gli atti consequenziali alla trasmissione, effettuata dal Procuratore di Nocera Inferiore, della sentenza di Cassazione» riferita all’incandidabilità del sindaco Alberico Gambino. La seduta “straordinaria” non andava convocata in quanto già con la convalida degli eletti, celebrata il 30 giugno 2019, il Consiglio si era espresso a riguardo, avendo “piena conoscenza degli atti della vicenda”. La procura, sulla cui richiesta di archiviazione dovrà pronunciarsi in ultimo il gip, ha aggiunto che servivano almeno 5 e non 4 consiglieri per obbligare il presidente dell’assise a convocare una seduta. Ma che la loro istanza era “generica” e priva di riferimenti all’ipotesi di reato. Concludendo l’assenza di qualsiasi omissione nel “silenzio” del presidente del consiglio comunale, spiegando ancora che sarebbe stato nei poteri del Prefetto, inoltre, disporre una convocazione diretta dell’assise cittadina, così come previsto dal regolamento comunale

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