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Pagani, alla sbarra i gestori dell’arsenale del clan Provincia e Regione 

Pagani, alla sbarra i gestori dell’arsenale del clan

Garage con dentro armi da guerra, munizioni e droga. Sono sette le persone che finiscono a processo, attraverso il rito immediato, con inizio del dibattimento previsto per il prossimo 10 marzo. L’inchiesta è quella denominata «Garibaldi», condotta dalla Dda Antimafia di Salerno.La scoperta di quell’arsenale risale al 30 maggio 2019, a Pagani, con gli arresti eseguiti poi in una fase successiva, qualche mese fa, dalla guardia di finanza. Stando alle accuse, per ora non dimostrate in questo filone, quel garage sarebbe appartenuto ad uomini del «clan Fezza». All’interno furono trovate una pistola Walter Ppx calibro 9, un fucile a pompa, un mitra ak47 (kalashnikov), una rivoltella, una pistola Smith & Wesson calibro 38, due rivoltelle, quattro bombe a mano e altrettanti accenditori, una cartucciera e circa 600 cartucce di vario calibro. Ancora, i finanzieri sequestrarono 20 chili di marijuana e bilancini di precisione. Poi arrivò il tempo delle indagini, per capire chi gestiva quel luogo, chi ne aveva le chiavi e chi fossero eventuali intermediari. Così, tra intercettazioni, pedinamenti-scrive il mattino-, analisi di tabulati telefonici e rilevamento di impronte, specie sulle armi e i bilancini per pesare la droga custoditi all’interno, gli inquirenti ricostruirono i profili di almeno 9 persone, 2 di queste finite già a giudizio per accuse legate al solo spaccio di droga.

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