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Paestum, il direttore Zuchtriegel: «Chiudo Facebook e scelgo la vita reale» Cronaca Primo piano 

Paestum, il direttore Zuchtriegel: «Chiudo Facebook e scelgo la vita reale»

«Mi rifiuto di usare il cervello, che è articolato, per comunicare con cuoricini, smile, emoticon e like». Gabriel Zuchtriegel, 37 anni, due figli, dal 2015 direttore del Parco archeologico di Paestum, va alla battaglia contro Facebook. «Dico no alla spazzatura digitale, chiudo il profilo». Lo afferma con l’italiano perentorio di un tedesco, indurendo le consonanti, ammorbidendo le vocali.

Una scelta comunicata con un messaggio agli amici. Com’è maturata?
«Il massacro in Nuova Zelanda mi ha scioccato. È impossibile per me pensare di utilizzare lo stesso mezzo di comunicazione, gli stessi strumenti, che altri adoperano per trasmettere un atto così fuori da ogni ragione, così disumano. Usare lo stesso mezzo mi ripugna».

Non è la prima volta.
«No. E non bisogna neppure andare così lontano. Guardiamo cosa succede anche intorno a noi. Ho visto persone miti, sensibili, che davanti allo schermo si trasformano».

Dica la verità, ha avuto qualche brutta esperienza personale.
«Niente di drammatico. Ho un profilo Facebook da qualche anno, qualche critica è arrivata, a volte un po’ aspra. Ma non è per questo che prendo la decisione. È per ciò che osservo intorno a me, nelle persone. Il virtuale tira fuori il peggio: la polemica estrema, l’odio, il rancore, l’attacco personale».

Tutte cose che esistono anche nella vita reale.
«Ma noi abbiamo un cervello evoluto, articolato, che si attiva per affrontare la complessità. I social banalizzano, riducono tutto il dibattito a impulsi elementari, banali, facendoci perdere la ricchezza del mondo, della discussione. Io intendo riappropriarmi degli spazi, degli strumenti della complessità. Voglio leggere un giornale di carta, fermarmi a sfogliarlo. Ovviamente comprarlo, portarlo con me. Voglio ascoltare la radio. Leggere un libro». (fonte: ilmattino.it)

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