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Ospedale di Cava, Rifondazione: “Manifestazione farsa delle opposizioni” Provincia e Regione 

Ospedale di Cava, Rifondazione: “Manifestazione farsa delle opposizioni”

“Quella di giovedì scorso in Piazza Abbro più che una “manifestazione” a difesa dell’Ospedale è stata una performance della neo-nata opposizione consiliare unita Cavese, con tanto di musica, proiezioni, coreografie e incoronazione di un rappresentante della stessa. Palpando le impressioni della piazza (a dire il vero non eccessivamente gremita), a molti cittadini la direzione presa dagli organizzatori non è andata giù, e si sono disposti ai limiti dell’area estraniandosi dall’invettiva tutta auto-referenziale degli organizzatori. – si legge in una nota del Partito Comunista Cavese – Come avevamo previsto, i partiti dell’opposizione consiliare hanno voluto cavalcare il disagio del temporaneo (almeno così dicono) spostamento delle Unità di Rianimazione al “Da Procida” per inaugurare la propria attività consiliare e farsi promotori e garanti di un’azione di controllo delle determine e delibere consiliari che un po’ ricorda la famosa “scatoletta di tonno” di grilliana memoria (nella quale adesso i 5 Stelle sguazzano comodamente), e un po’ prova a nascondere le oggettive responsabilità dello stesso centro-destra, che nella precedente consiliatura cittadina, affiancata dalla filiera istituzionale con il Governo Regionale dell’epoca Caldoro, poco ha saputo fare per il nostro Ospedale e, anzi, ha rattoppato i disastri del commissariamento sotto Bassolino attuando gli stessi tagli lineari che oggi ci presentano un conto fatto di sottodimensionamento di organico, di veicoli, di attrezzature. L’unico dato inattaccabile è che centro-destra e centro-sinistra hanno fallito, si rimpallano le responsabilità senza aver portato a casa alcun risultato. Nessun teatrino, nemmeno quello che scimmiotta l’indifendibile De Luca, potrà salvare la Sanità Campana. Solo un piano serio di assunzioni potrà riportare su OGNI territorio un’adeguata presenza di personale medico ed infermieristico. Solo gli investimenti pubblici potranno pianificare una capillarità dei servizi di medicina territoriale, dei presidi cittadini e dei poli ospedalieri metropolitani”.

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