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Ora solare 2022, scatta il cambio e lancette indietro di un’ora. Quali risvolti legali? L'Avvocato risponde 

Ora solare 2022, scatta il cambio e lancette indietro di un’ora. Quali risvolti legali?

Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare. Le lancette dell’orologio saranno spostate indietro di 60 minuti, dalle 03 alle 02, e si guadagnerà così un’ora di sonno. Non solo, così facendo si avrà un’ora di luce in più la mattina a discapito però del pomeriggio, quando farà buio prima. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo 2023, ovvero fino alla notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo, quando si rifarà il cambio.

Nelle ultime settimane si è riacceso il dibattito sull’opportunità di mantenere o meno il cambio dell’ora, con l’appello lanciato da un gruppo di scienziati al governo italiano per prolungare l’ora legale di un mese e risparmiare così 70 milioni di euro nelle bollette di gas e luce. Ma c’è anche chi ha invocato la necessità di istituire l’ora legale tutto l’anno “visti i benefici e i vantaggi che ne deriverebbero“, soprattutto alla luce dell’attuale caro energia, conseguenza della guerra in Ucraina e delle speculazioni del mercato.

Si è, inoltre, fissata l’attenzione sul fatto che, l’alternarsi delle due modalità di computo del tempo che scorre, viene accolta in modo diverso dalla popolazione. Al di là dei motivi legati al puro piacere di avere un’ora di luce in più, si è puntato il dito sul malessere fisico e psicologico che questa alternanza può creare, soprattutto nelle fasce più deboli, maggiormente sottoposte agli effetti negativi dei cambiamenti nei ritmi di vita.

Lo Studio Legale Labonia ha approfondito questo risvolto di un fatto di cronaca, ricollegandolo al principio sancito dall’art.32 della Costituzione, che così recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. Se ne deduce che, il diritto alla salute, ha valenza come situazione soggettiva, meritevole di attenta protezione, da parte delle istituzioni. Per salute dell’individuo si intende lo stato di benessere fisico, mentale e sociale, che consente una serena integrazione nell’ambiente di vita. Particolare attenzione, quindi, va posta agli sviluppi delle ricerche mediche sugli ipotetici danni causati da questa alternanza di ora legale ed ora solare.

Ne potrebbero scaturire grosse problematiche giurisprudenziali. Detta ipotesi è equiparabile ai casi di “mala sanità”, di cui tanto parlano le cronache dei nostri giorni, determinati da un atteggiamento colposo o omissivo delle strutture pubbliche.

Nel 1980 nacque il Tribunale per i Diritti del Malato che, pur non essendo un vero e proprio organo giudicante, si affianca ai cittadini, nella difesa dei loro diritti inalienabili, come la Carta Europea del Malato, nata nel 2002,che raccoglie i doveri e le misure di prevenzione che ogni singolo Stato deve applicare a favore dei singoli cittadini.

Cosa ci impedisce, quindi, di ritenere che, laddove si dovessero evidenziare danni psico-fisici derivanti dall’applicazione dell’ora legale possano, in futuro, intervenire più approfondite riflessioni giuridiche?

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