Operaio infortunato sul lavoro ad Eboli, condannati imprenditore e responsabile per la sicurezza
Il Tribunale di Salerno – I sezione penale ha dichiarato gli imputati, A.D. e M.N., rispettivamente, datore di lavoro e preposto per la sicurezza dei lavoratori di un’azienda agricola operante in Eboli, colpevoli del delitto, di cui al capo d’imputazione, di lesioni colpose aggravato dalla violazione delle norme in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 590 III com.
c.p.), condannando, ciascuno, alla pena di mesi due di reclusione, oltre che al pagamento delle spese processuali nonchè al risarcimento, da liquidarsi in sede civile, ed agli onorari d’avvocato, in favore della costituita parte civile. Difatti, in tale giudizio, come da tempo a questa parte avviene in diversi procedimenti che vedono contestati il reato di lesioni colpose o di omicidio aggravato dalla violazione delle norme in materia
di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, si è avuta costituzione di Parte civile di un Sindacato dei lavoratori mediante il patrocinio degli avvocati Domenico Di Criscio ed Aldo
Avvisati, rispettivamente del foro di Napoli e del foro di Torre Annunziata.
Il processo a carico dei due imputati, nelle rispettive qualità sopra indicate, ha avuto origine a causa di un grave infortunio occorso ad un dipendente stagionale di nazionalità marocchina, che cadeva dal tetto del container ove si trovava impegnato in operazioni di pulizia. La caduta, come nel capo d’imputazione contestato, avveniva per causa ed effetto delle violazioni di
specifiche diposizioni di legge (condotte omissive) contenute nella normativa prevenzionale, a ciascun imputato rispettivamente riferibili, consistite nell’aver omesso di predisporre precauzioni o altri sistemi di protezione per il rischio di caduta dall’alto .
Nonostante il tempo trascorso dai fatti, che ha portato il Giudice di prime cure a dover dichiarare “prescritti” i reati contravvenzionali relativi alle condotte, pure poste in essere dagli imputati e
“contestate, nella rispettiva qualità, a titolo di colpa specifica”, di violazione di specifiche norme poste a tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, si è giunti comunque
all’affermazione della penale responsabilità degli stessi per il reato di lesioni colpose aggravato, e ciò grazie anche alle attività difensive svolte dai procuratori costituiti per la Parte civile.
Espressa soddisfazione, per gli esiti a cui si è pervenuti, dall’avv. Aldo Avvisati: “
La costituzione di parte civile del Sindacato nel processo ha costituito, peraltro, impulso, pungolo e contributo fattivo per addivenire ad una chiara individuazione delle responsabilità nell’infortunio accaduto. Ancor di
più in un processo dove la vittima dell’infortunio non si è costituita personalmente parte civile, per
le evidenti difficoltà ed i condizionamenti ambientali, ben comprensibili, essendo un lavoratore di origine straniera”.
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