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Omicidio Marzia, il racconto choc  sulle vessazioni subìte dalla ragazza Cronaca Primo piano Provincia Provincia e Regione 

Omicidio Marzia, il racconto choc sulle vessazioni subìte dalla ragazza

“Quel giorno vidi Marzia completamente incosciente. Era seduta a terra nello sgabuzzino e oscillava col corpo, facendo avanti e indietro, dicendo esclusivamente “Via Verdi numero 24 Barbara”». Lo scrive la Città. Quel giorno di cui Annamaria Vacchiano, classe 2000, interrogata a luglio scorso parlò ai carabinieri di Battipaglia è il penultimo della triste vita di Marzia Capezzuti, 29enne milanese che, per i pm Licia Vivaldi (Procura ordinaria) e Patrizia Imperato (per i minorenni), titolari delle indagini (delegate, nel corso del tempo, ai militari della Sezione operativa dell’Arma di Battipaglia e poi a quelli del Nucleo investigativo di Salerno) che hanno portato in carcere Barbara Vacchiano ed il compagno Damiano Noschese e all’Ipm – dov’era già recluso – il loro figlio 15enne, sarebbe stata assassinata la sera successiva dai suoi aguzzini. Riporta ancora la città. Uno zombie, quello che Annamaria aveva ritrovato nello sgabuzzino di quella casa maledetta, nella quale non aveva voluto far ritorno dopo aver visto la madre Barbara costringere la povera ragazza ad ingerire il mozzicone di una sigaretta ancora accesa offerta alla milanese proprio dal compagno dell’allora 22enne.

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