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Omicidio di Biagio Capacchione a Baronissi, 19 anni di reclusione per Vincenzo Magliacano Cronaca Primo piano 

Omicidio di Biagio Capacchione a Baronissi, 19 anni di reclusione per Vincenzo Magliacano

Omicidio a Baronissi, 19 anni e 4 mesi di reclusione (a fronte dei 30 chiesti dalla Procura) per Vincenzo Magliacano accusato di aver ucciso a dicembre dello scorso anno Biagio Capacchione con due colpi esplosi da un fucile a canne mozze. Resta la premeditazione, anche se nel giudizio del gup nocerino (che ha processato il reo confesso con il rito abbreviato) sono state rilevate alcune attenuanti. La procura aveva contestato all’uomo anche di aver alterato l’arma e di essersi servito della macchina di un cliente, ferma nella sua officina e per riparazioni, per recarsi presso casa della vittima, a Baronissi. I due erano stati amici di vecchia data, poi i rapporti si sarebbero interrotti per almeno quattro anni. Dopo aver sparato a Capacchione, Magliacano fu trovato dai carabinieri in stato confusionale, sulle montagne di Fusara, all’interno di un casolare. L’uomo avrebbe confessato poi il delitto, che sarebbe stato a sua volta generato da un clima di persecuzioni e dicerie, di cui lo stesso si sentiva vittima, e che avrebbe minato la sua stabilità lavorativa. In particolare, vi sarebbe stato il fondato timore per la revoca di una commessa per la manutenzione di alcuni mezzi per un’associazione di volontariato.  Parte civile la famiglia della vittima, assistita da Silverio Sica. Decisa anche una liquidazione a titolo di risarcimento: 280mila euro alla vedova e 116mila euro al fratello della vittima. Magliacano, difeso da Massimo Ancarola e Tito Rizzo, avrebbe temuto anche per una denuncia, che non fu mai fatta, ma che gli avrebbe causato un peggioramento del suo stato emotivo. E per il quale sarebbe stato sottoposto anche a delle cure specifiche.

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