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Oggi Pontecagnano Faiano è a un bivio: continuare a cementificare in maniera indiscriminata oppure avviare un percorso di sostenibilità ambientale Politica Provincia e Regione 

Oggi Pontecagnano Faiano è a un bivio: continuare a cementificare in maniera indiscriminata oppure avviare un percorso di sostenibilità ambientale

Oggi Pontecagnano Faiano è a un bivio: continuare a cementificare in maniera indiscriminata oppure avviare un percorso di sostenibilità ambientale teso a salvaguardare il benessere e la crescita della nostra comunità.

Le politiche territoriali della amministrazione comunale, in assoluta continuità con le precedenti, continuano a non convincerci. Ecco perché è giunto il momento di fare una scelta di campo. Da un lato una gestione del territorio che è incapace di respingere le spinte speculative che rendono l’interesse pubblico subalterno a quello privato e dall’altro una visione della città vivibile attraverso azioni di riqualificazione, di qualità urbana e di rigenerazione.

La questione dei 700 alloggi in via Budetti senza interventi sulla viabilità preoccupa non poco soprattutto perché rischia di penalizzare fortemente una zona della città congestionandola del tutto. Un esposto dei gruppi locali di Sinistra italiana, Amici di Beppe Grillo e Possibile è stato presentato nei giorni scorsi alla Procura della Repubblica di Salerno e p.c. alla Soprintendenza beni artistici e storici di Salerno, al Sindaco di Pontecagnano Faiano oltre che al Sindaco di Salerno, in merito all’intervento di trasformazione edilizia degli ex contenitori industriali di via Budetti a Pontecagnano Faiano. L’area compresa tra via Budetti e il fiume Picentino è stata oggetto in questi anni di diversi piani urbanistici attuativi (PUA) per la trasformazione degli edifici industriali in civili abitazioni sfruttando anche i benefici della legge sul piano casa del 2009.

Dalle delibere approvate si evince che in tale area è prevista, come già accennato, la costruzione di circa 700 alloggi e inoltre edifici adibiti ad attività commerciali, sportive e per il tempo libero.

L’area è servita da due arterie risalenti al secolo scorso e pertanto sono stati richiesti ai privati piani di urbanizzazione e interventi sulla viabilità mentre l’Amministrazione Comunale si impegnava a realizzare un ponte sul fiume Picentino verso il territorio di Salerno in collegamento diretto con l’autostrada ma tale impegno si è perso per strada e ad oggi, nonostante le ripetute sollecitazioni alle Amministrazioni di Pontecagnano Faiano e Salerno, la costruzione degli edifici non prevede alcun intervento sulla viabilità con il rischio concreto di paralizzare il già congestionato traffico veicolare cittadino.

Nel frattempo, durante la chiusura dei cantieri per l’emergenza Covid, sono stati riaperti i lavori per abbattere la ciminiera storica dell’ex edificio industriale Spineta con un intervento tardivo e contraddittorio della Soprintendenza salernitana che non ha impedito la demolizione di uno storico manufatto di archeologia industriale e continua ad ignorare la demolizione della palazzina Mingo in via Budetti a Pontecagnano.

Sinistra Italiana, Amici di Beppe Grillo e Possibile ritengono che tali interventi possano rivelarsi disastrosi per il territorio picentino e invitano i cittadini a mobilitarsi attivamente affinché si apra una profonda riflessione sui reali orientamenti circa lo sviluppo della nostra città.

I gruppi, inoltre, ricordano, qualora ve ne fosso bisogno, che il compito delle opposizioni, sia all’interno del consiglio comunale che al di fuori di esso, è quello di monitorare l’azione di governo cercando di proporre una visione alternativa che, nella fattispecie, si traduce in un indirizzo legato a uno sviluppo sostenibile della città imperniato sui concetti di vivibilità e di qualità della vita. Auspichiamo inoltre che anche all’interno delle principali forze di maggioranza che sostengono l’amministrazione Lanzara, ormai completamente appiattite rispetto agli indirizzi intrapresi dalla giunta, si apra un’analisi seria sull’operato dell’esecutivo locale. Il silenzio del principale partito del centrosinistra rispetto alla giravolta della giunta sulla questione della monetizzazione degli standards, ad esempio, disattendendo il programma elettorale per il quale Lanzara è stato votato, è a dir poco assordante.

Ci auguriamo, infine, che anche fra i cittadini della nostra città cresca il senso della condivisione e della consapevolezza e li invitiamo a una maggiore partecipazione attiva e responsabile su scelte che segneranno il futuro di Pontecagnano Faiano.

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